Val Rendena
venerdì 22 Agosto, 2025
Morto in cantiere a 62 anni, ditta indagata per omicidio colposo
di Patrizia Rapposelli
Mario Fabbro lavorava alla circonvallazione di Pinzolo. L'azienda: «Un grave lutto, lavorava con noi da 12 anni»

La procura ha aperto un inchiesta per fare luce sulla morte di Mario Fabbro, l’operaio del cantiere della circonvallazione di Pinzolo che lunedì, a Giustino, si è sentito male per un infarto, è stato ricoverato in ospedale e martedì è morto. Ed è già stata disposta l’autopsia cadaverica sull’uomo. A essere indagato con l’ipotesi di reato di omicidio colposo il datore di lavoro. Atto dovuto per gli inquirenti a sua tutela, in modo da permettergli di nominare un avvocato di fiducia e un perito di parte che possa partecipare all’autopsia sul corpo del povero sessantunenne e a tutti gli accertamenti tecnici possibili. Nel frattempo è stato sequestrato l’escavatore che l’operaio stava utilizzando all’interno del cantiere. E l’attività della ditta di cui Fabbro era dipendente, l’Alpin srl, una delle ditte del consorzio Sac costruzioni, resta sospesa.
Le indagini
I tecnici della Uopsal, l’Unità operativa per la sicurezza sul lavoro dell’Azienda sanitaria provinciale, hanno già ispezionato il cantiere. E stanno curando le indagini per approfondire la dinamica dell’accaduta. Infatti, potrebbero esserci i duri ritmi e le condizioni di lavoro tra le cause del malore accertato dai carabinieri di Riva del Garda. Il direttore della Uopsal Dario Uber su il T aveva dichiarato che «si dovrà valutare se ci siano dei fattori di rischio concorrenti oltre a quelli individuali».
I sindacati
La reazione dei sindacati Cgil, Cisl, Uil del Trentino non è tardata: «Il primo pensiero è per l’operaio che ha perso la vita e per la sua famiglia che, purtroppo, dovrà affrontare un grande dolore — scrivono in una nota — Allo stesso tempo però non possiamo che unirci alle categorie sindacali del comparto chiedendo un necessario e non più rinviabile potenziamento della prevenzione e dei controlli nei cantieri e in generale nei luoghi di lavoro. Soprattutto in tutti quei casi in cui il sindacato segnala il mancato rispetto di orari di lavoro, condizioni non adeguate o la sbagliata e parziale applicazione di norme e misure per la sicurezza. Garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro dovrebbe essere priorità assoluta di tutti i cantieri, a maggior ragione quando si tratta di opere pubbliche. Per questa ragione auspichiamo che venga fatta chiarezza il prima possibile sulle dinamiche dell’accaduto». Anche per questa ragione Cgil, Cisl, Uil invocano un concreto e fattivo cambio di passo con azioni concrete per assicurare la salute e la sicurezza di chi lavora, anche attraverso piani straordinari di formazione e il potenziamento degli organici degli organi ispettivi.
Il ricordo dell’azienda
Intanto, il Consorzio Sac Costruzioni, a cui fa capo la Alpin di cui era dipendente Mario Fabbro, ha mandato un comunicato per esprimere il suo dolore. «Con profonda tristezza e sincero dolore, il Consorzio Sac Costruzioni si stringe nel ricordo di Mario, che dal 2013 ha fatto parte della nostra squadra con dedizione, professionalità e grande umanità», viene riportato nel messaggio del consorzio. Che continua: «Dodici anni di lavoro insieme non sono soltanto un percorso professionale, ma un patrimonio di esperienze, rispetto reciproco e disponibilità costante verso gli altri. Non dimenticheremo i tanti momenti vissuti insieme, che resteranno per noi un ricordo prezioso».