Cronaca
giovedì 23 Gennaio, 2025
Morte di Matteo Lorenzi: il conducente del furgone rischia il processo
di Benedetta Centin
Vittima il ciclista 17enne, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio dell'autista

Era il 9 maggio 2024 quando il diciassettenne Matteo Lorenzi si schiantò con la sua bici da corsa contro un furgone che aveva invaso parte della carreggiata, per immettersi da un momento all’altro sulla strada principale, in località Sille a Civezzano. Allora lo studente, giovane promessa del ciclismo, nella squadra Juniores dell’unione sportiva Montecorona, non riuscì a sopravvivere ai gravi traumi nonostante il caschetto. E ora per quella tragedia il conducente del furgone rischia di finire a processo.
Per rispondere di omicidio stradale. Il pubblico ministero Alessandro Clemente, titolare dell’inchiesta, chiuse le indagini preliminari, ha chiesto infatti il rinvio a giudizio per il cinquantasettenne residente in provincia di Belluno. Nel fascicolo anche l’esito dell’autopsia fatta eseguire dal medico legale e della consulenza cinematica svolta da un ingegnere allo scopo di accertare dinamiche e responsabilità del maledetto incidente che non ha dato chance di sopravvivenza al diciassettenne, per la disperazione della sua famiglia, in particolare della madre Erica, del padre Luca e del fratello Alessio, assieme ai tanti amici e compagni di classe. Il giovane, classe 2007, frequentava la terza del liceo scientifico Galilei.
«Non l’ho visto»
Il drammatico schianto era avvenuto sulla strada provinciale 83, la pinetana, all’altezza della zona produttiva di Civezzano, località Sille, a sette chilometri da dove il giovane abitava e da dove era partito, il paese di Fornace. E proprio da quella zona industriale è uscito un furgone Ducato, mancando la precedenza. Ai carabinieri il conducente aveva spiegato di essersi fermato allo stop e poi di essere ripartito, senza accorgersi che c’era il ciclista in arrivo.
(Articolo completo su il T Quotidiano).
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