Il report

martedì 15 Agosto, 2023

Migranti, sbarchi più che raddoppiati in Italia: 90mila da inizio anno

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Il report del ministero dell'Interno: nei primi sette mesi del 2023 54.693 persone sono arrivate in Italia dalla Tunisia, a fronte di 11.110 nello stesso periodo dello scorso anno

Cresce del 115% il numero dei migranti arrivati via mare in Italia nel 2023. Dai dati diffusi dal Viminale, nei primi sette mesi dell’anno, sono stati 89.158 le persone arrivate in Italia, a fronte di 41.435 nello stesso periodo del 2022. Il numero dei minori non accompagnati sbarcati in Italia sale, nello stesso periodo a 10.285, a fronte di 5.605 nei primi sette mesi del 2022. Dei quasi 90 mila migranti arrivati via mare, 64.764 sono stati soccorsi a seguito di eventi Sar (operazione di ‘ricerca e salvataggio’), di cui 3.777 salvati da imbarcazioni delle ong.

Sbarchi dalla Tunisia raddoppiati
Raddoppia il numero dei migranti in arrivo via mare in Italia e cresce in particolar modo la rotta dalla Tunisia, sulla quale è aumentato di cinque volte il dato delle persone in viaggio. È quanto emerge dal dossier diffuso dal Viminale, secondo il quale nei primi sette mesi dell’anno 54.693 persone sono arrivate in Italia dalla Tunisia, a fronte di 11.110 nello stesso periodo dello scorso anno. Cresce anche il numero di persone in arrivo dalla Libia che passa da 22.787 nei primi sette mesi del 2022, a 30.075 quest’anno. Al terzo posto la rotta dalla Turchia con 4.003 sbarchi, a fronte di 6.468 nel 2022.

Furti e rapine in crescita, omicidi stabili
Il dossier diffuso dal ministero dell’Interno affronta anche altri temi. Per esempio, nei primi 7 mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sale a 15.486 il dato delle rapine in Italia, a fronte di 14.979 nello stesso periodo del 2022. I furti passano da 539.920 nel 2022 a 554.975 quest’anni, mentre è stabile il dato degli omicidi nei primi 7 mesi dell’anno, 195. Si legge sempre nel dossier del Viminale secondo cui il numero complessivo dei delitti segna un -5,46%, passando da 1,299.350 nei primi sette mesi del 2022, a 1.228.454 nello stesso periodo di quest’anno.

71 le donne uccise nei primi 7 mesi del 2023
Sono 71 le donne uccise nei primi sette mesi del 2023 secondo il dossier diffuso dal Viminale. Di queste, 57 sono state assassinate in ambito affettivo, 35 per mano del partner o dell’ex. Nello stesso periodo dello scorso anno erano state 77 le donne uccise. I dati del ministero segnalano un calo delle denunce per stalking, che passano da 11.160 nei primi sette mesi del 2022 a 8.607 quest’anno, un aumento degli ammonimenti dei questori (da 1.883 a 2.452) e un calo delle misure di allontanamento dei violenti, che passano da 222 a 182.

+35% operazioni contro clan nel 2023
Le operazioni contro la criminalità organizzata sono aumentate del 35,56%. E’ quanto emerge nel dossier del Viminale sui primi sette mesi del 2023, nel quale si ricorda anche l’arresto dei due superlatitanti Matteo Messina Denaro e Pasquale Bonavota. In particolare, le operazioni contro le mafie sono state 61 tra il 1 gennaio e il 31 luglio di quest’anno, a fronte di 45 nello stesso periodo del 2022.Aumentate anche le operazioni antidroga, che passano da 10.922 a 11.597 (+6,18%). Complessivamente, il numero di beni sequestrati e confiscati è passato da 9.316 a 10.178. Incremento anche del numero dei beni assegnati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che crescono del 126,85%.

In aumento disordini tifosi
Cresce il numero delle partite di calcio nelle quali si sono registrati disordini. Secondo i dati del Viminale, nei primi sette mesi del 2023 sono stati 115 i match che hanno fatto registrare problemi di ordine pubblico, a fronte di 73 nello stesso periodo dello scorso anno. In 63 casi di disordini, si sono registrati feriti, mentre lo scorso anno era successo solo in occasione di 38 partite. Sono state 1.349 le manifestazioni calcistiche con la presenza di forze dell’ordine, a fronte di 1.266 lo scorso anno.