Politica
sabato 11 Novembre, 2023
Lega, ora partono le espulsioni d’ufficio: «Via Divina, Bridi e anche chi ha ostacolato il progetto, seppur senza candidarsi»
di Redazione
In tutto si tratta di una decina di persone che non fanno più parte del partito. Il direttivo del partito ha analizzato il voto, puntando alle amministrative.

«La Lega auspica un percorso condiviso con l’attuale coalizione provinciale anche per le prossime elezioni comunali in programma nella primavera del 2024». È quanto ha dichiarato il commissario della Lega Trentino Diego Binelli al termine del direttivo della Lega Trentino per Salvini Premier. «Crediamo che debbano da subito iniziare le interlocuzioni tra le varie forze che condividono questo percorso – ha continuato Binelli – la Lega in ciascuno dei maggiori comuni metterà a disposizione un proprio valido nominativo per la candidatura a Sindaco, da sottoporre agli alleati».
Durante il direttivo è stata espressa grande soddisfazione da parte di tutti per i risultati ottenuti che hanno portato alla vittoria del centrodestra autonomista, alla riconferma del Presidente uscente Maurizio Fugatti e al posizionamento della Lega come primo partito della coalizione. Nei prossimi giorni ci sarà la composizione della giunta provinciale ed il direttivo ha espresso la massima condivisione della linea tenuta dal Commissario Diego Binelli, in particolar modo per la rappresentanza che la Lega chiede di avere essendo, viene sottolineato nuovamente, il primo partito della coalizione.
«Abbiamo poi provveduto ad adottare provvedimenti disciplinari nei confronti di tesserati Lega che hanno appoggiato candidature alternative a quella di Maurizio Fugatti e contro la linea del partito – ha concluso Binelli – se per i candidati inclusi nelle varie liste contro la Lega l’espulsione avverrà d’ufficio, come ad esempio per Sergio Divina (già espulso) e Vittorio Bridi, diversamente per chi ha invece attivamente ostacolato il progetto della Lega, seppur senza candidarsi, l’espulsione è stata richiesta ieri agli organi preposti del partito. In tutto si tratta di una decina di persone che non fanno più parte del partito, ed a cui peraltro gli elettori trentini con il loro voto ne hanno decretato la sconfitta elettorale su tutti i fronti».
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