giovedì 12 Giugno, 2025
La tragedia di Stava 40 anni dopo, il giudice Ancona: «Crollo non previsto, ma prevedibile. La giustizia fece il massimo»
di Alberto Folgheraiter
Il giudice istruttore Ancona e la tragedia costata 268 morti nel 1985: «Un errore tragico il secondo bacino»

I sommersi e i salvati: 268 morti, tre sopravvissuti. Con cicatrici indelebili. Quarant’anni da quel venerdì di passione, il 19 luglio 1985, quando il crollo di due terrapieni, in alto, sopra il villaggio di Stava, in val di Fiemme, travolse e uccise 268 innocenti (28 bambini, 31 ragazzi, 89 uomini, 120 donne); spazzò via come fuscelli 3 alberghi, 53 case di abitazione, 6 capannoni e 8 ponti. Accadde nel cuore dell’estate, in una valletta laterale alla val di Fiemme, dove era prevalente il turismo familiare.
Carlo Ancona, magistrato, nato nella notte del 1° gennaio 1949, abruzzese d’origine, moglie di Borgo Valsugana; una figlia che fa l’avvocata; un figlio, pediatra, docente universitario. Trentino d...
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