Sanità

giovedì 11 Dicembre, 2025

La Provincia di Trento sigla il contratto con i medici ospedalieri e dell’azienda sanitaria: aumenti fino a 14.700 euro l’anno

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Riconosciuto anche un fondo antiaggressione. La soddisfazione di Fugatti e Tonina: «Ora saremo più competitivi rispetto al quadro nazionale»

Sono state firmate oggi, insieme alle rappresentanze sindacali del settore, le ipotesi di rinnovo della parte economica e di una sezione giuridica del contratto destinato alla dirigenza medica, veterinaria, odontoiatrica, sanitaria e delle professioni sanitarie per i trienni 2019-2021, 2022-2024 e 2025-2027 in Trentino. Gli accordi prevedono aumenti considerevoli del trattamento tabellare e una serie di misure migliorative per il personale dell’Apss: dal rafforzamento dell’indennità sanitaria provinciale, alla maggiore valorizzazione delle responsabilità professionali, fino al potenziamento delle indennità collegate ai servizi essenziali, come i pronto soccorso.

Il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore alla salute Mario Tonina definiscono l’intesa «un tassello che valorizza i dirigenti sanitari e fortifica il servizio sanitario pubblico trentino», sottolineando che si tratta di un passaggio fondamentale per riconoscere le competenze del personale e consolidare il sistema pubblico, in vista anche dell’arrivo dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata del Trentino (Asuit) e dell’avanzamento della Facoltà di medicina dell’Università di Trento.

Fugatti osserva: «Dare concretezza agli impegni assunti equivale a sostenere chi, ogni giorno, tutela la nostra comunità. Investire nelle persone significa garantire qualità e stabilità al sistema sanitario negli anni futuri». Tonina aggiunge che «il nuovo contratto rende il sistema trentino più competitivo rispetto al quadro nazionale», ringraziando le delegazioni sindacali, il presidente Mauro Zanella, l’APRAN e i dirigenti generali Luca Comper e Andrea Ziglio per il lavoro svolto.


Gli aumenti

Il rinnovo introduce incrementi economici di rilievo che partiranno retroattivamente dal 2019
• Per il triennio 2022-2024, lo stipendio tabellare annuo lordo aumenta del 7,41%.
• Dal 1° gennaio 2025 è previsto un ulteriore +5,96%, allineato agli altri comparti pubblici provinciali.

Viene ampliata nelle stesse misure anche l’indennità sanitaria provinciale, che non esiste a livello nazionale e che dal 2025 raggiungerà fino a 12.900 euro annui.

Sono previsti incrementi significativi anche per l’indennità di specificità medica:
14.700 euro annui per i direttori di struttura complessa,
10.600 euro per i dirigenti medici,
6.000 euro per i dirigenti sanitari e le professioni sanitarie.

Sul fronte delle responsabilità professionali, la retribuzione di posizione viene rimodulata distinguendo gli importi in base al tipo di incarico, con valori che nel triennio 2025-2027 potranno arrivare fino a 21.500 euro annui.


Servizi essenziali rafforzati

Per i servizi più critici sono previsti incrementi mirati:
• l’indennità di pronto soccorso salirà a 281 euro mensili dal 2025 e a 427 euro dal 2026;
• il valore minimo delle prestazioni aggiuntive orarie viene portato a 80 euro l’ora.

Parallelamente, dal 2026 l’Azienda sanitaria potrà richiedere ai dirigenti che non guidano strutture complesse fino a due ore settimanali aggiuntive — massimo 92 ore annue — da impiegare nella programmazione dell’attività assistenziale, retribuite non meno di 50 euro l’ora. Una clausola che distingue il contratto provinciale e offre un nuovo strumento organizzativo all’Apss.


Sì al lavoro da remoto

Sono stati inoltre rivisti diversi aspetti giuridici, tra cui:
• relazioni sindacali;
• contratto individuale;
• periodo di prova;
• assunzioni a tempo determinato.

Entrano anche nuovi istituti specifici: lavoro da remoto, ferie solidali e patrocinio legale in caso di aggressioni, in linea con quanto previsto per il personale delle categorie.

Le parti hanno infine concordato di proseguire a breve il confronto per completare la revisione dell’intera parte giuridica del contratto.