Il delitto
martedì 26 Agosto, 2025
La notte in discoteca, la lite, l’accoltellata all’addome: cosa è successo sabato sera in val di Fassa
di Benedetta Centin
La vittima è in terapia intensiva all'ospedale Santa Chiara. L'aggressore oggi (26 agosto) comparirà davanti al giudice per l'interrogatorio

Un’ultima sigaretta fumata all’esterno dall’hotel prima di andare a dormire dopo la nottata trascorsa in discoteca, la conversazione su questioni caratteriali che assume presto i toni della discussione. Lo scontro tra i due camerieri che diventa anche fisico. E il più giovane che, in quei momenti concitati, affonda la lama del coltellino nell’addome del collega. Una, più volte. E questi che, sanguinante, si allontana per evitare di essere ferito ancora. E, raggiunta la strada, viene intercettato da un passante che lancia l’allarme. Sarebbero queste le sequenze che si sono succedute all’alba di domenica, attorno alle 3, in località Campestrin, a Mazzin, il più piccolo comune di Fassa. In particolare vicino all’ingresso dell’albergo dove entrambi i ragazzi, aggressore e vittima, lavorano come camerieri per la stagione estiva. E chissà se e quando torneranno in servizio visto che il ferito, un cittadino marocchino di 26 anni, da due giorni è ricoverato nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata, all’ospedale Santa Chiara di Trento dove domenica è stato trasferito d’urgenza in elicottero, mentre il collega, un 24enne siciliano di Trapani, si trova in carcere a Spini di Gardolo con la pesante accusa di tentato omicidio.
L’udienza di convalida
Oggi il giovane dovrà comparire in tribunale a Trento per l’interrogatorio di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari Enrico Borrelli. Assistito dal suo avvocato, avrà la possibilità di chiarire la sua posizione, di difendersi, ma potrebbe anche trincerarsi dietro un muro di silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Al giudice poi la decisione di convalidare o meno l’arresto e di disporre eventualmente i domiciliari o la remissione in libertà.
Le indagini lampo
Alle prime ore di domenica, scattata la richiesta di soccorso, sono intervenuti, oltre al medico arrivato tempestivamente con l’elicottero di Trentino Emergenza, i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Canazei con i colleghi del nucleo operativo della compagnia di Cavalese. Questi ultimi, con indagini lampo, hanno rintracciato e arrestato il siciliano che avrebbe deciso di risolvere la discussione innescata parlando dei relativi caratteri e modi di fare, usando un coltellino multiuso contro il 26enne. A quanto risulterebbe scagliando più fendenti. All’addome. Un’aggressione di cui è stata testimone una collega che era rientrata con loro a Campestrin dopo la nottata trascorsa in discoteca a Canazei (con loro nel locale anche una quarta persona). Gli investigatori del nucleo operativo hanno ricostruito l’accaduto sentendo appunto le persone informate sui fatti — tra questi anche il passante che ha soccorso il ferito e lanciato l’allarme — ma anche passando al setaccio le telecamere pubbliche e private della zona, a partire da quelle installate all’esterno dell’albergo, vicino all’ingresso, lì dove i tre ragazzi e colleghi si erano fermati per l’ultima sigaretta e quattro chiacchiere prima di salire nelle proprie stanze per riposare. Programmi, questi, stravolti. E rimane il dubbio che la discussione, la violenta reazione, possano essere state dovute anche a un eccesso di alcol.
Entità delle lesioni
Di certo c’è che non appena il 26enne si riprenderà i militari provvederanno a raccogliere anche la sua versione dei fatti, per chiudere così il cerchio e far avere la relazione completa sulla scrivania del pubblico ministero Alessandro Clemente titolare dell’inchiesta. Ma servirà tempo: al momento rimangono critiche le condizioni del giovane, che, sanguinante, era riuscito a scappare in strada per chiedere aiuto. Accertamenti saranno necessari anche sull’entità delle lesioni riportate, per una corretta qualificazione del reato contestato.