L'infortunio

venerdì 26 Aprile, 2024

Incidente sul Calisio, ancora gravissimo l’operaio caduto

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Il ragazzo di 26 anni di Pergine avrebbe un polmone perforato e lotta per la vita

Sono gravissime le condizioni dell’operaio precipitato dalla parete di roccia del monte Calisio. Il ragazzo trentino originario di Madrano e residente a Pergine Valsugana di 26 anni è caduto da una altezza di più di 60 metri. L’operaio si trovava insieme ad alcuni colleghi al lavoro in un cantiere sopra l’abitato di Maderno, dove nel 2021 dalla parete dove stava lavorando si era staccata una grande frana. Mercoledì il giovane stava lavorando per la messa in sicurezza della parete. In queste settimane sono cominciati infatti i lavori di manutenzione delle zona finanziati dal Comune, una attività complessa realizzata da operai rocciatori esperti in operazioni di disgaggio. Il lavoro del ragazzo consiste nel distaccare frammenti di roccia pericolanti. Mentre era impegnato in questa attività il giovane è precipitato. Ancora da accertare le modalità e le cause che lo hanno portato a scivolare lungo la parete di roccia e schiantarsi al suolo molti metri più sotto. Dopo il terribile volo i colleghi terrorizzati hanno chiamato subito i soccorsi. L’elicottero del 118 ha raggiunto in breve tempo il luogo dello schianto, trasportando a bordo il ventiseienne. Le condizioni dell’operaio sono risultate subito molto gravi, il rocciatore è stato intubato sul posto e trasportato d’urgenza all’Ospedale Santa Chiara. Ricoverato in rianimazione a causa delle lesioni riportate, risulta che le condizioni del giovane siano però al momento stabili. Lo stato di salute del ragazzo è comunque particolarmente grave a causa dei molteplici traumi riportati dopo la caduta, inclusa la perforazione di un polmone. Sul posto mercoledì in tarda serata i rilievi sono stati svolti dai tecnici dell’unità operativa e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal), tornati sul luogo dell’incidente anche ieri mattina per ulteriori rilievi con drone e con la collaborazione dei vigili del fuoco del corpo permanente di Trento. I tecnici dovranno accertare se vi siano stati problemi nell’adozione delle misure di sicurezza oppure se si sia trattato di una tragica fatalità. Rimane ancora da chiarire la dinamica dell’incidente. Il sopralluogo è stato utile per determinare da dove il ragazzo sia precisamente caduto. Gli accertamenti e le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni, per determinare se siano state rispettate effettivamente le norme di sicurezza sul posto di lavoro. Da valutare la dinamica dell’accaduto e l’eventuale responsabilità di terze persone. Dalle prime indagini è risultato che il ragazzo aveva ultimato il suo lavoro, arrivato alla fine del turno stava sistemando la sua attrezzatura. Le indagini dell’Uopsal dovranno stabilire se il ragazzo fosse ancora assicurato oppure fosse già senza imbrago. Quando verranno portate a termine tutte le verifiche necessarie a stabilire la dinamica dell’incidente sarà presentata una relazione al Pm di turno. La preoccupazione per la vita del giovane rimane tanta. Il ragazzo viene descritto da chi lo conosce come «una forza della natura», una persona gentile e intelligente che quando scala «sembra un super uomo». Non resta che attendere che vengano completati gli accertamenti per capire come e perché un operaio, descritto come molto «talentuoso», sia rovinosamente caduto da 60 metri di altezza.