Il concorso

venerdì 24 Ottobre, 2025

Il sommelier delle spremute, il gioco sui Ciucioi, il circolino per ragazzi: le migliori idee dei giovani trentini selezionate da «Strike!»

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Il concorso promosso dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Fondazione Franco Demarchi festeggia la decima edizione con dieci finalisti che si sfideranno il 29 novembre a Trento

Creatività, coraggio e voglia di mettersi in gioco. Sono gli ingredienti che accomunano i finalisti di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il concorso che ogni anno raccoglie esperienze di ragazze e ragazzi capaci di trasformare un’idea in un progetto concreto.

L’iniziativa, promossa dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Fondazione Franco Demarchi con una rete di partner pubblici e privati, festeggia quest’anno la decima edizione con 34 storie candidate e 10 finalisti che si sfideranno il 29 novembre nella sala inCooperazione di Trento. Tra le esperienze selezionate spiccano tre storie nate in Trentino, accomunate dall’impegno per la comunità e dalla capacità di unire creatività e territorio.

Da un gruppo di amici con la passione per la propria città nasce “Ciucioi”, un gioco da tavolo ispirato al celebre Giardino dei Ciucioi di Lavis, ideato da Paolo e Tobia Rizzoli, Elia Pilati, Alessandro Nardelli, Alessandro Visinteiner, Cesare Andreatta e Davide Sgrò. L’obiettivo è quello di valorizzare il territorio attraverso un gioco che unisce storia locale e divertimento, trasformando la memoria collettiva in un’esperienza condivisa.

A Vezzano, nel cuore della Valle dei Laghi, Annamaria Oros ed Elisa Beatrici hanno dato vita al progetto “Il Circolino”, uno spazio di incontro e partecipazione pensato per ragazze e ragazzi delle scuole medie. Qui i giovani possono socializzare, proporre idee e organizzare attività in autonomia, scoprendo il valore della collaborazione e del senso di appartenenza alla propria comunità.

Originale anche l’idea di Stefano Furlani, trentino che vive tra Trento e Bolzano, conosciuto sui social come “il sommelier delle spremute”. La sua passione per le bevande naturali lo ha portato a viaggiare in tutta Italia per degustare spremute nei bar e nelle stazioni ferroviarie, raccontandole con ironia e competenza.

Un modo semplice ma autentico di coniugare curiosità, comunicazione e sensibilità verso i piccoli piaceri quotidiani. Il 29 novembre i dieci finalisti si esibiranno dal vivo davanti al pubblico e a una giuria composta da personaggi del mondo dello sport, della cultura e dell’innovazione, tra cui Stefano Baldini, Nicolò Govoni, Katia Bernardi e Federica Megalizzi. In palio 3.500 euro per sostenere nuovi progetti, un premio speciale per la migliore narrazione e la menzione della Fondazione Megalizzi.

La serata sarà anche una festa, per celebrare dieci anni di un’iniziativa che continua a mettere in luce giovani capaci di cambiare le cose con idee semplici, ma dal grande impatto sociale.