Il funerale
sabato 8 Novembre, 2025
Il rombo delle auto degli amici per salutare Alex Ugolini. Il papà Ezio: «Orgoglioso di avere avuto un figlio come te»
di Marco Weber
Strapiena la chiesa di Zambana per l'addio al ragazzo morto in un incidente a 22 anni. La fidanzata Alessia: «Ci rincontreremo»
Un lungo canto di motori ha salutato Alex Ugolini, il giovane contadino morto ad appena 22 anni, dopo alcuni giorni di ospedale, a causa di un incidente avvenuto la sera di domenica 2 novembre a Denno.
Dopo la cerimonia religiosa. seguita da centinaia di persone, gli amici hanno detto addio ad Alex con il rombo delle loro auto e moto. Durante tutta la liturgia la commozione era palpabile, fuori e dentro la chiesa. Non poteva essere altrimenti, perché Alex nei suoi pochi anni di vita ha saputo farsi benvolere da tutti. «Oggi salutiamo un giovane amato della nostra comunità – ha detto dal pulpito don Mario Busarello – che aveva tante passioni di cui una le racchiude tutte: farsi degli amici». Obbiettivo raggiunto, ha sottolineato il sacerdote, come dimostrato da quanti giovani riempivano la chiesa e il sagrato.
Ad aprire i tanti interventi di saluto ad Alex, una accorata lettera che papà Ezio ha scritto a suo figlio: «Con te ho trascorso una parte indimenticabile della mia vita. Hai seguito la mia passione per il camion e insieme abbiamo condiviso albe e tramonti in giro per l’Europa. Adesso sarebbe stato il mio momento di condividere la tua passione per la campagna. Avevi un maestro migliore di me: il mio papà. I tuoi sogni sono purtroppo svaniti in un attimo. Sappi che sono fiero e orgoglioso di te, di aver avuto un figlio come te. Non potrò mai dimenticarti nemmeno per un solo minuto. Ti amerò per sempre, gigante buono».
Le zie Monica e Giorgia lo hanno salutato con un immenso «grazie per averci scelte come zie e di averci dato la possibilità di essere madri senza essere mamme». Non e mancato il saluto delle sorelle gemelle Aurora e Beatrice che hanno salutato il fratello minore che un affettuoso «Ciao, cucciolo! Ci ricorderemo sempre quando venivi da noi per confidarti. Anche se eri una persona riservata, quando volevi un consiglio ci cercavi. Ti abbiamo sempre protetto. Eri troppo buono per stare qui in questa dimensione. Non eri rancoroso, per te andava sempre tutto bene. Non avresti voluto vederci abbattute. Siamo pronte a cercarti in qualsiasi posto. Quando staremo male vogliamo che tu sia con noi, a darci la forza di reagire. Ci mancherà tutto di te. Ora vogliamo che tu sia in un posto migliore a proteggere noi, il papà, le zie e i nostri nonni».
Anche la fidanzata Alessia ho preso la parola per dire un «arrivederci» al suo Alex. «Sono sicura che prima o poi ci incontreremo ancora». Lo zio Elio ha ricordato la passione per le automobili di Alex e quella recente per la campagna. «Ti alzavi presto senza lamentarti, con il sorriso pulito di chi ama ciò che fa. Eri un ragazzo vero, buono, uno che non conosceva la cattiveria ma solo la voglia di vivere». Vicino alla bara, durante tutta la cerimonia funebre, nel primo banco, alcuni ragazzi con la giacca a vento dello Ski Team Paganella, del quale Alex faceva parte. Tra i progetti a breve termine c’era quello di diventare maestro di sci. L’esame sarebbe stato a breve. Il destino però deciso diversamente.