Nel Rajasthan
martedì 2 Settembre, 2025
I voti, i sette giri attorno al fuoco: ecco il matrimonio «indù» con cui Reinhold Messner ha risposato Diane Schumacher
di Redazione
Cerimonia segreta e post pubblico: «Quando siamo soli diamo il meglio di noi»

Le mani dei due sposi vicino ad Agni, il fuoco sacro, che funge da testimone supremo. I sette giri rituali attorno al bracere. La ghirlanda di fiori al collo. Reinhold Messner e Diane Schumacher hanno scelto un rito antichissimo per «risposarsi» (le virgolette sono d’obbligo: non si sono mai separati), una cerimonia che risale agli antichi Veda.
La cerimonia
Il matrimonio indù, chiamato Vivaha in sanscrito, è considerato un sacramento fondamentale, accompagnato da cerimonie molto colorate che soliyamente si protraggono per più giorni. Quello di Messner e Schumacher è avvenuto segretamente in una località del Rajasthan, stato posizionato nel Nord Ovest dell’India. Una seconda unione che è arrivata dopo le prime nozze, celebrate nel 2021.
«Da soli siamo più forti del mondo che ci circonda»
Il tutto è diventato pubblico grazie a un post di Instagram. «In nostro secondo matrimonio – ha scritto l’alpinista in inglese – è stato più di una celebrazione, è stato un simbolo della capacità di stare insieme, di saper amare oltre ogni confine». E ancora: «Ci sentiamo a casa in Sud Tirolo, in Europa. Ma, allo stesso mod ci sentiamo a casa in Asia, specialmente in India, dove l’umiltà e la cultura ci hanno toccato nel profondo. E proprio qui, in India, ci siamo scambiati di nuovo i voti. È stato magico, mistico: eravamo solo noi due. Perché insieme, in solitudine, diamo il nostro meglio. Certo, ci piace stare insieme alla gente. Ma qualche volta la vita trova il modo di ridursi alla sua forma più pura: solo noi due, fianco a fianco, più forti del mondo che ci circonda».
Sette anni insieme
Messner, che compirà 81 anni il prossimo 17 settembre, e Diane, 45 anni, si sono conosciuti nel 2018 davanti al Castello di Brunico. Tre anni dopo, il 28 maggio, si sono sposati civilmente. «Il matrimonio in India è stato più di una celebrazione – ha detto l’ex re degli Ottomila – è stato un simbolo di unione e di amore universale. Magico, mistico. Solo noi due, fianco a fianco, più forti del mondo che ci circonda».
Verso il Pakistan
La coppia è ora in viaggio in Pakistan, e non esclude un terzo rito, che renderebbe il loro percorso nuziale una vera trilogia. «Partiamo insieme – ha spiegato Messner – perché Diane mi ha promesso di portare avanti i nostri progetti anche quando non ci sarò più. Non si tratta soltanto di costruire scuole, ma di restituire qualcosa alle persone che mi hanno sostenuto. Dall’amore nasce la compassione, dalla compassione l’empatia, e dall’empatia la disponibilità ad aiutare».
Tra sogni, progetti e nuovi inizi, Messner guarda avanti senza rimpianti: «Per me la cosa più importante è restare attivo, creativo, realizzare idee. Questo è possibile solo in un legame d’amore. Diane impara a fare sempre più cose, io meno, ma non mi vergogno a dirlo. Non ho rimpianti».
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