Val di Non

mercoledì 3 Dicembre, 2025

Funivia delle mele: sarà il Soccorso alpino a garantire l’impianto di Melinda

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Già fatte le prove generali: nella prima esercitazione la cabina è stata bloccata sopra il bacino idrico

Nuovo accordo tra il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino e il consorzio Melinda per la gestione in sicurezza della «funivia delle mele». Il sistema, pensato esclusivamente per lo spostamento della frutta ma dotato anche di una cabina per il personale che opera nelle celle ipogee, è una struttura innovativa che richiede protocolli specifici per affrontare eventuali emergenze.

Con questa convenzione, il Soccorso Alpino assume il compito di intervenire qualora l’impianto dovesse arrestarsi in modo anomalo, occupandosi del recupero e della messa in sicurezza delle persone trasportate, oltre che del loro trasferimento in un’area protetta. L’intesa include anche un programma annuale di esercitazioni congiunte, necessario per mantenere elevata la preparazione tecnica e garantire un coordinamento efficace con i Vigili del Fuoco.

La prima attività addestrativa prevista dall’accordo si è già svolta nel mese di novembre, coinvolgendo le Stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Valle di Non, Rotaliana Bassa Val di Non e Paganella Avisio, insieme ai Vigili del Fuoco di Taio. L’esercitazione è stata particolarmente rilevante perché l’impianto presenta caratteristiche molto diverse dai tradizionali impianti di risalita: grandi distanze tra piloni e cabine, un tracciato che sorvola aree eterogenee — strada, stabilimenti industriali, un ponte, un bacino idrico, terreni agricoli — e un tratto di circa 450 metri in galleria. Un contesto complesso che richiede procedure adattate e una forte sincronizzazione tra le squadre.

Durante l’addestramento sono stati riprodotti vari scenari di emergenza. In un primo caso, il blocco si è verificato sopra il bacino idrico: le squadre del Soccorso Alpino hanno raggiunto la cabina risalendo dai piloni ed eseguito l’evacuazione con calate verticali fino all’acqua, dove attendevano i Vigili del Fuoco a bordo di un gommone. Un secondo scenario ha simulato un blocco sopra la sede stradale: qui l’intervento è stato condotto dal basso, tramite l’autoscala dei Vigili del Fuoco, che ha permesso l’accesso diretto alla cabina e l’estrazione delle persone presenti.