salute e benessere

martedì 23 Aprile, 2024

Finestre chiuse e occhiali da sole: ecco gli accorgimenti e trattamenti di prevenzione per combattere l’allergia da pollini

di

I preziosi consigli della dottoressa Maria Teresa Valenti, allergologa presso Policura

Cara dottoressa,
l’arrivo della primavera è un brutto periodo per noi allergici. Oltre all’utilizzo di antistaminici esistono cure alternative ed efficaci per tenere sotto controllo l’allergia ai pollini?
(Lettera firmata)
———————————–

Carissima lettrice,
se la primavera rappresenta la stagione delle attività all’aria aperta, come lo sport, le passeggiate, un picnic al parco, per gli allergici è la stagione degli starnuti, della congestione nasale, del prurito agli occhi, della tosse. E tutto questo per l’abbondante presenza dei pollini.
I pollini sono piccole particelle presenti nel fiore, prodotte dagli organi maschili della pianta. Queste particelle contengono il gamete maschile e sono responsabili della fecondazione delle piante. Vengono trasportati dal vento, dagli insetti o da altri animali per fertilizzare gli organi femminili della pianta e permettere la formazione dei semi.
I pollini iniziano ad apparire soprattutto in primavera quando le temperature si riscaldano e le piante cominciano a fiorire, anche se il periodo di maggiore dispersione dei pollini dipende dalla zona geografica e dal clima locale.
Il cambiamento climatico e l’inquinamento stanno influenzando il numero di pollini, la morfologia, la stagione e il modello di distribuzione, aumentando le proprietà allergeniche dei pollini stessi.
I sintomi allergici si manifestano perché il sistema immunitario reagisce in modo anomalo al contatto con i pollini, riconoscendo queste microscopiche particelle come dannose e producendo IgE specifiche per quel particolare allergene.
Ogni volta che l’allergico è in presenza di pollini le IgE si legano ai mastociti e ai basofili provocando il rilascio di istamina e altre sostanze infiammatorie, che causano i tipici sintomi allergici.
Oltre ai farmaci antistaminici, che possono essere assunti come compresse, colliri o come spray nasali, possono aiutare alcuni accorgimenti da adottare nel periodo di maggior concentrazione dei pollini. Si consiglia di evitare di tenere le finestre aperte durante le ore di punta del polline, indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi, cambiarsi d’abito e spazzolare i capelli dopo esser stati all’aperto, lasciando gli abiti fuori dalla camera da letto; non asciugare i panni all’aperto; attenzione anche agli animali da compagnia che possono trasportare il polline in casa dopo le passeggiate.
Una volta superata la fase acuta dei sintomi non dobbiamo dimenticarci della nostra allergia sino alla primavera successiva, perché esiste un trattamento in grado di correggere la risposta dell’individuo verso l’allergene modificando, di fatto, la storia naturale della rinite allergica.
È necessaria una visita allergologica con esami approfonditi per individuare il polline maggiormente responsabile dei sintomi primaverili e iniziare poi la terapia desensibilizzante prima dell’arrivo dei sintomi.
È un trattamento che prevede l’esposizione controllata e graduale dell’individuo al polline al quale è sensibile, in modo da ridurre la reattività del sistema immunitario e diminuire i sintomi allergici.
In questo modo alla prossima primavera anche l’allergico potrà uscire all’aria aperta senza dover avere sempre a portata di mano il fazzoletto.
* Allergologa presso Policura