Politica
venerdì 7 Luglio, 2023
Elezioni provinciali, dopo le tensioni la stretta di mano: Fugatti e Urzì s’incontrano a Bolzano
di Redazione
All'Hotel Laurin il faccia a faccia. E subito il commissario di FdI attacca Valduga: «Il Trentino ha bisogno di contrapporre al desertificatore di Rovereto Valduga un assetto di governo solido»

Mesi di stoccate, di frizioni, il rischio di procedere disgiunti. Ora la stretta di mano restituita in una fotografia. Maurizio Fugatti e Alessandro Urzì si sono incontrati, definendo formalmente il disgelo. «Franchezza e schiettezza ma anche grande cortesia reciproca nell’incontro richiesto dal presidente della Provincia uscente Maurizio Fugatti a Fratelli d’Italia sul futuro della coalizione di centrodestra tenutosi oggi in una saletta dell’Hotel Laurin a Bolzano dove non a caso si è discusso anche di assetti regionali dell’autonomia. Perché questa è una proiezione possibile del lavoro in atto – scrive Urzì in una nota – Coalizione: questo il tema sul quale al di là delle differenti posizioni ancora in campo sulla candidatura a presidente si è incentrata la discussione. Perché, questo il punto sul quale c’è stata volontà comune, il Trentino ha bisogno di contrapporre al desertificatore di Rovereto Valduga, che ora minaccia la Provincia di Trento, un assetto di governo solido. Ed è sempre più chiaro che senza FdI nessuna coalizione potrà vincere».
Ancora: «FdI è certa, queste le mie convinzioni, di potere offrire alla coalizione alternativa a Valduga una impronta di realismo e concretezza che deve essere la marcia in più con cui si governerà nei prossimi cinque anni. Ed è una impronta che tanto più profonda sarà tanto più sarà forte il consenso verso questa componente della maggioranza di governo che esprime la stessa presidente del Consiglio Meloni il prossimo 22 ottobre – prosegue il commissario – Intendiamo importare il suo metodo anche al governo del Trentino, ma ciò sarà possibile solo all’interno di una coalizione coesa ad iniziare dal programma. Non interessa quello su cui stanno lavorando altri tavoli, determinante sarà l’apporto che potrà essere infine dato da FdI, senza di cui non ci sarà squadra e condivisione e soprattutto vittoria. Come commissario provinciale di FdI ho ricordato che attendiamo ancora le deliberazioni che saranno assunte dalla dirigenza nazionale del nostro partito dopo i colloqui con quella degli alleati nazionali ed essersi confrontati con le espressioni territoriali con cui l’area ha governato negli ultimi cinque anni, allargate ad ulteriori componenti che saranno accolte solo dopo un confronto diretto anche con FdI. Un dialogo costruttivo e ovviamente sereno, all’insegna dell’interesse esclusivo del territorio e della sua autonomia provinciale e regionale verso la quale FdI ritiene di essere, come principale forza di governo nazionale, la prima garante».
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