Verso il voto

mercoledì 24 Aprile, 2024

Elezioni a Mezzolombardo. In tre per la carica di sindaco. Si ricandidano 17 consiglieri su 18

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Cinque le liste in campo il 26 maggio per tre papabili sindaci. Nicole Dalfovo, 21 anni, la candidata più giovane, Sergio Dalmonego, classe 1946, il più anziano

L’intero Consiglio comunale, fatta eccezione per Carlotta Zenari che ha rinunciato per motivi di lavoro, si ripresenta al giudizio degli elettori chiamati alle urne il 26 maggio. Dunque ben 17 dei 18 consiglieri uscenti intendono proseguire nella loro esperienza amministrativa sostanzialmente senza grandi novità: stesse persone, ma suddivise in cinque liste civiche, di cui ben quattro sono al loro esordio. Rispetto a quattro anni fa, il centrosinistra è l’unico a mantenere simbolo e nome della sua lista civica «Futura insieme», proponendo candidato sindaco Marco Pavanelli; al centro, esordio per la lista «Assieme» che sostiene Giorgio Devigili, già candidato alla poltrona di primo cittadino quattro anni fa, però per la coalizione di centrosinistra; infine quello che tanti considerano già il sindaco «in pectore», ossia Michele Dalfovo, vicesindaco nella scorsa legislatura dove peraltro fu il candidato più votato. Proprio ieri Dalfovo ha presentato la sua «Area civica», una coalizione di tre nuove liste che segnano il tramonto dell’epoca di Rodolfo Borga: tre liste scollegate da qualsiasi partito, pur essendovi tra i candidati diversi eredi di quel centrodestra «civico» che fu proprio la creatura politica di Borga.
Gli aventi diritto al voto sono 6.100 suddivisi tra le cinque sezioni elettorali del paese, ma essendo circa 500 di loro residenti all’estero e prevedendo una larga fascia di astensionisti, quattromila elettori alle urne sarebbero già tanti. In vista della tornata elettorale non è stato semplice trovare candidati, tant’è che nessuna delle cinque liste è riuscita a completare la propria squadra con 18 nominativi ammessi. E, a tal proposito, Dalfovo ieri ha subito chiarito che le tre liste civiche sono formate in totale da 42 candidati con 28 maschi e 14 femmine: «Potevamo anche arrivare con 54 candidati, al gran completo, ma abbiamo preferito fissare il numero a 14 nominativi per ogni lista. Sono tutte persone ben conosciute in paese, di cui la maggior parte ha offerto la propria disponibilità: non abbiamo avuto bisogno di andarle a cercare e ciò significa che la nostra è una coalizione seria e credibile. Lo dimostra anche il fatto che l’intero gruppo di maggioranza si ricandida con lo stesso entusiasmo con il quale ha portato a termine la legislatura».
Tre simboli nuovi, per Dalfovo, che identificano Mezzolombardo: «La chiave», a rappresentare le chiavi riportate sullo stemma del Comune; «La vite», immagine per antonomasia del Teroldego rotaliano di cui Mezzolombardo è considerata la patria; «Il Noce», il torrente che delimita il paese come una cintura di protezione. Ma non doveva esserci pure il Patt come quarto alleato nell’Area civica? «Ci sono stati vari passaggi con loro – risponde Dalfovo – ma alla fine hanno preferito, come quattro anni fa, inserire il loro candidato di punta Mariano Concin (il presidente uscente del Consiglio comunale, ndr) in una delle nostre liste». La vostra previsione è di vincere già al primo turno con oltre il 50% dei voti o temete di andare al ballottaggio? «Facendo i dovuti scongiuri e ascoltando la gente, diamo per scontata la vittoria al primo turno. Rispetto sia Pavanelli sia Devigili e ritengo che più larga è la competizione, più la gente è invogliata a recarsi alle urne. Quindi non credo che aumenteranno le astensioni perché in paese si respira un buon clima e i nuovi simboli non creeranno tanta confusione: alle comunali la gente vota per le persone». Tra i candidati spiccano volti ben conosciuti, come quello di Cinzia Butti, presidente della società sportiva Rotaliana, Rosa Roncador, direttrice del consorzio turistico della Rotaliana, Carlo Schwarz, presidente del circolo ricreativo «La pergola» e Nicoletta Pomella, figlia di Gino Pomella che sedette per anni in Consiglio per poi essere presidente del circolo Acli. Nella coalizione, la candidata più giovane è la ventunenne Nicole Dalfovo, mentre Sergio Dalmonego, classe 1946, è il più anziano.