la candidata
martedì 17 Gennaio, 2023
Elezioni 2023, Gerosa: «Ora tocca a noi dire la nostra»
di Donatello Baldo
La doppia linea del partito della Meloni: «Strappare e andare soli? Non esiste»
La sala della conferenza all’hotel America è strapiena, e quando il commissario trentino di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì passa la parola alla candidata presidente della giunta Francesca Gerosa scatta un’ovazione. «Sono l’ultima dei militanti — esordisce in modo quasi evangelico — perché mi assumo questo ruolo con spirito di servizio, per l’amore nei confronti del partito ma soprattutto per l’amore nei confronti del Trentino». Gerosa parla rivolgendosi alla sua platea, i suoi sostenitori arrivati da tutto il territorio: «Abbiamo lavorato tanto in questi anni, muovendoci nelle città e nelle valli, incontrando tante persone che ci hanno affidato i loro piccoli ma importanti bisogni».
Spiega poi che «questo confronto con i territori» sarà portato a metodo per redigere infine un vero e proprio programma di governo da sottoporre alla coalizione: «Questa non è arroganza — mette subito le mani avanti — ma voglia di incidere. Perché abbiamo diritto di presentare le nostre proposte, i nostri valori e anche i nostri nomi». Anche quello per la presidenza della giunta, il suo, indicata infatti da Fratelli d’Italia come alternativa al governatore Fugatti per le prossime elezioni provinciali. «Nomi, temi, proposte — insiste — non solo abbiamo il diritto di portarli all’attenzione del centrodestra, ma abbiamo il dovere di farlo. Perché — sottolinea — siamo una forza politica matura che deve lasciare la sua impronta». E usa una sorta di gioco di parole per definire il contributo di Fratelli d’Italia al centrodestra: «Ci arroghiamo il diritto, senza arroganza, di definire i temi. Perché la coalizione per noi è sacra e intendiamo dare il nostro contributo».
Gerosa spiega che incontrerà i circoli, i dipartimenti interni al partito che si occupano delle varie tematiche, ma non guarderà solo ai «suoi»: «Organizzeremo tavoli tematici a cui parteciperanno i militanti ma anche persone che fanno parte della società civile, che come noi sentono fortemente il dovere di impegnarsi, essere protagonisti e dire la loro. Questa è infatti la politica — spiega Gerosa — dire la propria e fare proposte, essere nel tessuto sociale e portare il proprio contributo per fare la differenza. Incontreremo anche le categorie economiche e sociali, in una grande operazione di ascolto, cercando di raccogliere da chi opera nei diversi settori i temi su cui porre la nostra attenzione. L’obiettivo — conclude — è quello di lavorare per un Trentino che con orgoglio si migliora sempre di più».
A fianco di Francesca Gerosa, ieri, anche il commissario Alessandro Urzì: «Con noi l’autonomia è più forte perché abbiamo un canale diretto con Roma». E se Francesca Gerosa fosse la governatrice al posto di Fugatti, il canale sarebbe diretto anche con Palazzo Chigi: «Due governi, quello nazionale e quello provinciale, dello stesso colore, e due donne dello stesso partito alla guida dei rispettivi esecutivi: questa la chiave di volta del nostro progetto». Ma non si dica che Fratelli d’Italia voglia sabotare il centrodestra: «Lo diciamo per l’ennesima volta — ripete Urzì — noi abbiamo un rapporto sacrale con la coalizione. Perché alla coalizione siamo incardinati, della coalizione siamo l’espressione più pura e da sempre sosteniamo il suo valore. Un valore che per noi è un’esigenza di unità, anche se — ammette — ci sono diverse identità, ognuna portatrice di un suo valore aggiunto per l’intera alleanza. Quindi non correremo da soli».
Urzì torna però sul punto della candidatura di Francesca Gerosa alla presidenza: «Noi portiamo alla coalizione i temi ma anche i nomi. E Francesca è espressione della nostra volontà unitaria, convinta e autorevole. Da noi ci si aspetta molto, e noi daremo il massimo».
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