Itinerari

sabato 6 Aprile, 2024

Dopo la pioggia ecco la primavera: sei itinerari in Trentino. Dal borgo alle passeggiate tra i fiori, cosa fare nel weekend

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Dai borghi incantati di Caldes e Ossana fino alle vette del gruppo del Brenta

L’arrivo della primavera risveglia la voglia di lunghe passeggiate all’aria aperta, una buona occasione per immergersi nella natura, tra i borghi e la bellezza dei paesaggi trentini. Il Trentino è un territorio ricco di luoghi dove potersi svagare. A partire dalla città di Trento che accoglie i suoi visitatori tra le stanze del Buonconsiglio, che quest’anno «festeggia» cento anni, le spettacolari esposizioni Muse e le particolare mostra «L’allegoria della felicità pubblica» allestita nella Galleria civica di via Belenzani, fino alle valli che si snodano tra le montagne.

La Val di Sole: Caldes e Ossana, tra i Borghi più Belli d’Italia
Entrati ufficialmente nel circuito de «I Borghi più belli d’Italia» Ossana e Caldes sono due luoghi della Val di Sole da visitare almeno una volta nella vita. Ossana, già famosa per essere il borgo dei mille presepi durante la stagione invernale, è considerato da Astronomitaly, uno dei luoghi migliori per osservare il cielo e ammirare la Via Lattea. La natura dei luoghi, con le montagne, i boschi e il torrente Noce scelto in estate dagli amanti del rafting, invita alle lunghe passeggiate e al relax. A Ossana si trova la più antica chiesa dell’Alta Val di Sole, dedicata a San Virgilio che ha due altari ed è stata realizzata a partire dal 1180 e anche il mastio del castello di San Michele alto venticinque metri e dal quale sarà possibile ammirare una vista mozzafiato sulla natura. Per chi si trova in zona, consigliamo la visita a Castel Caldes, una costruzione perfettamente conservata e dentro alla quale è possibile riviverne la storia attraverso una video ricostruzione, arredi e oggetti. Al suo fianco, c’è una chiesetta che custodisce alcuni affreschi. A Castel Caldes è contenuta anche la leggenda di Olinda, imprigionata nella torre dal padre per ostacolare l’amore per Arunte. A questa storia è stato dedicato un cortometraggio che verrà presentato a maggio.

Val di Non: meleti, la terrazza panoramica e castel Cles
Scendendo dalla Val di Sole verso la città si arriva in Val di Non. Parcheggiando l’auto in centro a Cles, si può raggiungere a piedi la terrazza panoramica che affaccia sui meleti, sul lago di Santa Giustina e sull’imponente Castel Cles. La terrazza si raggiunge percorrendo la strada in salita che si trova a destra della chiesa. Dopo la visita panoramica, ci si può immergere tra i meleti e passeggiare raggiungendo la frazione di Maiano e il rione di Pez. Si tratta di una passeggiata facile e adatta a tutti, durante la quale sarà possibile ammirare la chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, affacciata sulla valle quella di San Vigilio, che si trova nell’abitato del rione Pez.

L’esperienza immersa nel verde delle Ledro Land Art
Un’esperienza assolutamente da fare in Trentino è quella della Ledro Land Art. All’interno della pineta di Pur, polmone verde della valle, è stato realizzato un parco di arte in armonia con la natura. La Ledro Land Art è per tutti: grandi e piccini e propone sculture realizzate usando quasi esclusivamente materiali naturali e del metallo. Dalla musicassetta in legno appesa a un ramo, alle mucche di pietra, dal gorilla gigante alla stella cometa. Insomma, in un parco naturale arricchito di arte, ci si può immergere nella vera bellezza. Il percorso, con un po’ di attenzione, può essere praticato anche con i passeggini.

Un’esperienza adrenalinica
Per chi è in cerca di un’esperienza adrenalinica, il Trentino offre moltissime ferrate. Tra creste e canaloni del Gruppo Brenta, alle vette del Gruppo del Catinaccio, fino alle panoramiche sul lago di Garda e che affacciano sulla Valle dell’Adige. Tra le più amate e consigliate ci sono la via delle Bocchette, nel Gruppo Brenta, la via ferrata delle aquile dove vivere il brivido di un attraversamento sospeso; ci sono poi la difficile, lunga e mozzafiato la via ferrata Catinaccio d’Antermoia e poi quella ritenuta tra le più impegnative, la Rino Pisetta. Definita di media difficoltà, ma sempre da affrontare con buona preparazione atletica, c’è la via ferrata del Porton, nelle Dolomiti delle Pale di San Martino, un itinerario verticale, ripido ed esposto. A picco sull’abitato di Mori si trova invece una delle ferrate più difficili e spettacolari dell’arco alpino: la via ferrata Ottorino Marangoni, creata quasi cinquant’anni fa. C’è poi la via ferrata Signora delle Acque – Rio Ruzza, che è stata costruita di recente a ridosso della cascata del Sajant.
Chi sceglie questo tipo di esperienza, è importante ricordarlo, deve avere una buona preparazione e attrezzatura. Come ricorda Visit Trentino: «Prima di partire per le tue escursioni in quota, pianifica attentamente la tua uscita e, se affronti un percorso classificato con difficoltà tecnica elevata o sei alle prime armi, affidati ad una guida alpina o a un accompagnatore di media montagna. Ti suggeriamo anche di contattare il rifugista dell’area che visiterai per essere aggiornato sulle fattibilità del percorso e le condizioni meteo. Sii prudente e indossa un abbigliamento adeguato all’escursione che stai affrontando e ricordati che anche in montagna hai delle responsabilità».

Il nuovo ponte sospeso di Mezzocorona
Per gli appassionati di ponti tibetani, quello di Mezzocorona è una nuova chicca da non perdere. Realizzato da poco sul Monte di Mezzocorona (ca. 900 m.sl.m.), è lungo 123 metri ed è posizionato a 130 metri di altezza. Il ponte sospeso è stato realizzato con corde d’acciaio e attraversa la Val della Villa. La vista panoramica che offre è quella sulla Piana Rotaliana. Per arrivare al ponte sospeso è possibile usare la funivia e poi camminare lungo un percorso della durata di venti minuti a piedi. Per i più allenati, c’è la possibilità di raggiungerlo dopo aver praticato il lungo e ripido sentiero SAT 500. Per chi si trova in zona, consigliamo di visitare anche lo Skywalker: una piattaforma panoramica con il pavimento in vetro, lunga 17 metri e a 648 metri dal suolo.

DiVinNosiola, quando il vino si fa santo
Se a escursioni, musei e camminate si preferisce un’esperienza enogastronomica, il Trentino ha moltissime malghe e ristoranti dove è bene prenotare con anticipo. Per chi si trova in zona Valle dei Laghi dal 22 marzo al 1° aprile, consigliamo l’evento DiVinNosiola: quando il vino si fa santo. La manifestazione è arrivata alla sua quattordicesima edizione ed è ritenuta uno degli appuntamenti più importanti della Valle dei Laghi. È stata pensata per far riscoprire alcuni tratti del patrimonio culturale del territorio e della sua tradizione enogastronomica che si lega in modo imprescindibile alla produzione del Vino Nosiola e del Vino Santo due stili diversi di vinificazione di un solo vitigno: la Nosiola. L’evento è stato ideato dall’associazione vignaioli Vino Santo Trentino doc e propone degustazioni, spettacoli e incontri nelle cantine del territorio, anche Palazzo Roccabruna a Trento, la Strada del Vino e dei Sapori, la Casa Caveau del Vino Santo, il Consorzio dei Vignaioli Trentini, il Biodistretto della Valle dei Laghi.