l'inchiesta
domenica 27 Aprile, 2025
Dall’area ex Zuffo a Monte Baldo: ecco la mappa dei parcheggi più usati in città secondo Park Log
di Gabriele Stanga
I dati dell'App realizzata dal ricercatore Maurizio Napolitano. Occupazione massima con il mercato del giovedì e sabato

Una piattaforma per aiutare a capire l’andamento dell’occupazione dei parcheggi in città. Quali sono i momenti più critici, quali quelli in cui si possono trovare più posti liberi? Sono alcune delle domande a cui il progetto realizzato in via indipendente dal ricercatore di Fbk, Maurizio Napolitano, a partire dal database messo online dal Comune di Trento il 10 marzo. Un database che consente di sapere in tempo reale quale sia la disponibilità di parcheggi. Quello che fa Park Log – così si chiama la piattaforma di Napolitano – è un po’ diverso: registra la situazione ogni 5 minuti e crea una mappatura storica che permette di capire come cambiano i parcheggi nel tempo. L’obiettivo è quello di stimolare il dialogo e la riflessione sulla mobilità cittadina, magari suggerendo qualche soluzione inaspettata. Ma soprattutto creando in città una maggiore coscienza rispetto ai dati e alla realtà del fenomeno. Un’idea nata dunque come divertimento e messa a disposizione della città. Servizio che Napolitano definisce di Civic Hacking. dove la parola hacking viene usata nella sua accezione originale di trovare soluzioni a problemi, mettere le proprie competenze a disposizione della collettività e non in quella negativa erroneamente entrata nell’uso comune in quanto sinonimo di «pirata informatico». E chissà che la piattaforma non aiuti a progredire verso una mobilità maggiormente sostenibile.
Il progetto
A spiegarne il funzionamento l’ideatore stesso: «L’idea nasce perché il 10 marzo il Comune ha rilasciato un’applicazione che mostra la situazione dei parcheggi e dei ciclobox in tempo reale. Dietro c’è un grandissimo lavoro per uniformare i dati forniti dai diversi sensori. Quello che ho fatto è creare un programmino Park Log Trento in cui leggo i dati e li archivio in 5 minuti». Ne è seguita una visualizzazione che mette in evidenza l’insieme dei dati «prima della disponibilità totale dei parcheggi, ciclobox, strutture e stalli blu e successivamente quella dei singoli casi. Riprende i dati in tempo reale dal Comune di Trento, quindi se vogliamo è un modo diverso di vedere gli stessi dati che il comune pubblicizza». Lo scopo, però, spiega Napolitano non è quello di «offrire un servizio a chi deve parcheggiare ma cominciare a prendere coscienza di quello che accade sul fronte parcheggi, che sappiamo benissimo essere un argomento chiave e che molte cose sono legate a politiche che vengono portate avanti». L’esempio è quello del parcheggio Monte Baldo su cui «di giorno si paga una quota simbolica, poi di notte si paga una tariffa più alta, perché l’idea è quella di non farlo diventare un parcheggio pertinenziale». Il punto chiave è avere sotto mano, con un unico colpo d’occhio gli spazi cittadini e averne una reale panoramica non legata alla propria percezione del momento. «Iniziando a guardare lo storico si vede che il ciclo box della stazione ha un ricambio molto alto come quello dello Zuffo, mentre altri minore e quello poco usato è invece quello vicino al palazzetto dello sport. Ma la cosa potente è che i ciclo box si montano e smontano, quindi l’amministrazione può decidere di spostarli. Se ci sono dati si possono cambiar politiche ma anche capire come funziona la città», cita Napolitano a titolo di esempio.
Andamento e punti caldi
Venendo ai dati, l’occupazione massima per i parcheggi in struttura si registra alle ore 10 del giovedì, probabilmente in funzione del mercato, quando il dato raggiunge l’87,5% o ancora il sabato alle 17 con una media del 72%.
Diverso il discorso per gli stalli blu, che, dice Napolitano «sono incompleti», ma hanno una curva opposta: «La maggior parte dell’accumulo arriva da giovedì a sabato e domenica, man mano che ci si avvicina al week end aumenta l’accumulo verso sera. Questo indica come la città vive la sera, come i locali del centro storico vengono raggiunti». Un quadro forse intuibile col buonsenso ma certificato anche dai numeri. Con il tempo, l’idea di Napolitano è quella di aggiungere al registro anche i dati relativi al meteo e statistiche a 2-3 mesi, in modo da aiutare il monitoraggio, capire quali giorni evitare e fornire una vera e propria heat map dell’occupazione dei parcheggi in città. «Partendo dal grande lavoro del Comune, io voglio contribuire favorendo lo sviluppo di idee, stimolando il dibattito e la creatività».
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