La storia

domenica 10 Agosto, 2025

Da Pechino a Parigi in moto, passando per il Trentino. Mori festeggia la tappa dei centauri cinesi nel loro viaggio di 14 mila chilometri

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Applausi ai protagonisti del «Grand Tour» all’incontro «Amicizia senza frontiere» organizzato dall’Italian Riders lagarino. Attraverseranno 14 nazioni

Da Pechino a Parigi via Mori. L’avventura, almeno in parte lungo la storica “Via della Seta” di tre motociclisti cinesi, è approdata a Mori, dove due di loro sono stati accolti e applauditi in occasione del moto incontro “Amicizia senza frontiere” (il terzo li raggiungerà nella prossima tappa perché si è fermato in Budapest). La regia dell’operazione è di Franco Miorandi, che ha dato vita all’«Italian Riders» intitolato a Oscar Bellini dopo aver presieduto per 40 anni il Moto Club Pippo Zanini di Rovereto.

 

«Il loro arrivo a Mori – assicura Miorandi – è stato trasmesso in diretta in Cina». Già, perché sul palco assieme ai due protagonisti è salito anche un famoso influencer cinese che abita in Italia e che conta 10 milioni di follower nella Repubblica Popolare. A salutare e ad ascoltare il racconto dei protagonisti del “Grand Tour” del terzo millennio centauri provenienti anche di Germania, Svizzera e Austria. Al moto incontro, precisa l’83enne instancabile presidente, sono intervenuti un’ottantina di motociclisti italiani: «Sono soprattutto persone con le quali abbiamo condiviso molto in passato», sottolinea Miorandi.

 

Il viaggio di Na, pure lui con un notevole seguito visto che è un cantante di etnia mongola che ha intonato anche il suo brano più famoso, Woodee e Qiutian unisce i continenti asiatico ed europeo e dura complessivamente 42 giorni. Il terzetto ha attraversato finora 12 paesi e in vista dell’arrivo a Parigi ne toccherà altri due: Svizzera e Francia. Per arrivare fino a Mori, con le loro Bmw Gs equipaggiate con un bicilindrico da 1.200 cc da 105 Cv di potenza, sono già transitati da Kazakistan, Russia, Bielorussia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Germania e Austria.

 

Un viaggio di oltre 14.000 chilometri: «Una vera impresa in termini di coraggio, resistenza e passione», è stato sottolineato a Mori. La lunga avventura è anche un’esplorazione, perché per raggiungere la capitale francese, i tre amici hanno scelto di passare da Bordeaux, sull’oceano Atlantico: una deviazione non da poco, che si spiega con il fatto che uno è proprietario di una cantina nella terra dei vini rossi. Per il ritorno di questo straordinario itinerario hanno già previsto di toccare anche la Spagna, di nuovo la Francia (e il principato di Monaco) e l’Italia, poi Croazia, Montenegro, Grecia, Romania, Turchia, Georgia, Russia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan e Pakistan.

 

«Un viaggio non solo geografico, ma anche umano», è stato ricordato. «Come altri viaggi, anche questo testimonia quanto il mondo possa essere piccolo e allo stesso tempo quanto possano sentirsi vicine persone che non si conoscono e che probabilmente non si vedranno più – riflette il vice sindaco di Mori Aurelio Gentili, intervenuto assieme all’assessore al turismo Daniele Gazzini – Lo trovo uno straordinario messaggio di pace e amicizia tra culture diverse in un momento in cui avremmo bisogno di entrambe. A ogni livello». Na, che ha immaginato che la bandiera cinese arrivasse per la prima volta a Mori, non ha solo ringraziato per l’accoglienza: «Anche voi potete fare 14.000 km e venire a trovarci in Cina», ha sorriso.