Il caso
sabato 1 Novembre, 2025
Cianobatteri e acqua verde al lago di Canzolino: Pergine chiede l’intervento di Appa
di Johnny Gretter
Fioriture algali e cattivi odori spingono il Comune a chiedere un tavolo tecnico. Coinvolti anche i Comuni dei laghi di Piné, Levico e Caldonazzo per un piano contro l’inquinamento delle acque
Tra cattivi odori e un colore sempre più spesso tendente al verde, il lago di Canzolino ha iniziato a creare qualche preoccupazione a Pergine. Tanto che il Comune ha chiesto ad Appa un tavolo di lavoro per capire come migliorare la condizione del piccolo specchio d’acqua, che ha visto un aumento della fioritura algale. L’obiettivo è allargare il confronto anche ai comuni pinetani e quelli sulle rive dei laghi di Levico e Caldonazzo, spesso alle prese con problemi analoghi.
«Il lago di Canzolino dà alcuni pensieri – spiega l’assessora Carla Zanella, che ha la delega all’ambiente –. Si sono rivelate delle striature dovute ai cianobatteri che emergono sul lago, spinte in superficie dalle correnti. Il problema è che, dato che il lago di Canzolino ha un emissario che raggiunge il lago della Costa, creando problemi in superficie anche lì».
Circa due settimane fa la superficie del lago si mostrava particolarmente sporca, e anche in questi giorni restano delle striature verdastre. «Stiamo monitorando il problema, in certe giornate la situazione era difficile anche a livello di odore – prosegue l’assessora –. Diversi anni fa era stato installato in fondo al lago un tubo che ossigenava l’acqua dal basso: a un certo punto si è rotto e non sono stati fatti ulteriori interventi. Non è detto che la soluzione sia riattivarlo: abbiamo però chiesto di creare un tavolo di lavoro con Appa dedicato proprio al lago. Vogliamo creare un gruppo di lavoro anche col sindaco di Baselga e il comitato Tutela Laghi di Piné».
L’obiettivo è quindi riunire attorno a un tavolo tutti i comuni rivieraschi (da quelli di Piné fino ai laghi di Caldonazzo e Levico) per affrontare il problema dell’inquinamento da alghe.
Nell’agosto del 2024 la presenza di alghe era stata particolarmente evidente nel lago di Caldonazzo, una situazione che aveva spinto l’amministrazione perginese a fare una comunicazione in cui sconsigliava la balneazione sulle spiagge di San Cristoforo: anche gli altri Comuni sulla riva del lago (Calceranica, Tenna, Caldonazzo e Altopiano della Vigolana) avevano iniziato a monitorare la situazione, e si erano tenuti in contatto con Appa.
Tra queste alghe erano particolarmente presenti i cianobatteri, potenzialmente in grado di sprigionare tossine: l’agenzia aveva però escluso questo scenario, e la balneazione aveva potuto riprendere in breve tempo. Quest’anno il problema non si è presentato, ma il Comune è comunque intenzionato a chiedere ad Appa un protocollo per agire rapidamente in caso di necessità.
Periodicamente, anche i laghi di Piazze e Serraia tendono a essere soggetti ad ampie fioriture algali, in relazione ai pompaggi d’acqua. Da ultimo, il lago delle Piazze si era persino colorato di blu (come riportato nel nostro articolo del 25 ottobre).