la decisione
mercoledì 4 Giugno, 2025
Al da Vinci settimana corta: a scuola da lunedì a venerdì
di Francesco Terreri
Dopo il collegio docenti via libera dal consiglio dell’istituzione. Un solo rientro in cinque giorni. Si parte a settembre, coinvolti 1.400 studenti
Il consiglio dell’istituzione del liceo scientifico Da Vinci ha approvato ieri sera l’applicazione della settimana corta a partire dal prossimo anno scolastico 2025-2026. Dopo il via libera del collegio docenti, la decisione del consiglio rende definitiva la scelta. Attualmente l’orario è già ridotto il sabato, quando gli studenti e le studentesse uscivano alle 11.30. Da settembre le ore del sabato saranno redistribuite con l’uscita in un paio di casi alle 13.10 e con un unico rientro il venerdì fino alle 15.50. In pratica il tempo totale a scuola non cambia. Cambia però il ritmo settimanale con i due giorni di stacco invece di uno. L’iniziativa coinvolge i quasi 1.400 allievi dell’istituto, che conta poi oltre 170 docenti.
La settimana corta a scuola è già molto diffusa in Trentino, in primo luogo negli istituti comprensivi ma anche in diversi istituti superiori, cioè della secondaria di secondo grado. Meno nei licei. E anche al Da Vinci la discussione è stata lunga. Nel 2023 una proposta simile era passata di misura nel collegio docenti ma poi non era stata approvata dal consiglio dell’istituzione. Questa volta c’è stato un gruppo di lavoro che ha preparato la discussione, ma anche in questo caso non c’è stata l’unanimità. In ogni caso nel momento dell’applicazione si valuterà la bontà della soluzione ed eventualmente verranno apportati i dovuti miglioramenti.
Tra chi ha spinto da sempre per la settimana corta ci sono le famiglie. Tra gli studenti la proposta ha avuto un consenso molto ampio. I dubbi maggiori erano stati espressi tra i docenti, dove c’è la preoccupazione che nei due giorni non si trovi tempo per studiare e che quindi si tratti di un’interruzione troppo lunga dell’impegno scolastico. Viceversa, la misura è stata approvata per consentire ai ragazzi e alle ragazze di avere un tempo adeguato per la vita familiare, per gli amici, per lo sport. L’idea è che i due giorni diano benefici per la salute e avvantaggino il percorso scolastico. Il sabato e la domenica lo studio non dovrebbe essere messo completamente da parte: dovrebbe far parte delle attività dei due giorni a casa. Nel complesso, comunque, la valutazione è che programmi e attività scolastiche siano gestibili in cinque giorni con un percorso studio di qualità.
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