Trento
mercoledì 24 Settembre, 2025
A Trento apre la pescheria Borgo Nuovo: «Portiamo il mare in città»
di Anna Tamiello
Ieri mattina circa trenta i primi clienti passati nel locale. Il titolare Altin Plaku: «Andiamo ad intercettare anche la clientela che non può andare tutti i giorni al ristorante»
Il mare arriva nel centro storico con una nuova apertura che cambia la morfologia del commercio cittadino. Si chiama Pescheria Borgo Nuovo, e la sfida di questo locale è, appunto, lo smercio del pesce al dettaglio. Di fronte al monopolio dei colossi del mercato, la loro è una scelta di controtendenza. Soprattutto in un panorama cittadino in cui sempre più battenti sono costretti a chiudere. «Secondo me nell’artigianato, se si può definire così, si può ancora vincere. Poi ci piace rinnovarci. Il nostro obiettivo è portare il mare a Trento, e con questa nuova apertura abbiamo creato tre nuovi posti di lavoro» spiega Altin Plaku, il proprietario dell’esercizio commerciale. Borgo Nuovo non nasce oggi, è un locale ormai ben stabilito da anni in piazza Garzetti. Ieri il locale ha aperto una nuova area dedicata alla vendita di prodotti ittici e alla gastronomia «veloce». Il banco del pesce offre merce fresca, a fianco, invece, un’area ritagliata per la cucina pronta. L’ambiente è intimo e offre la possibilità di consumare i pasti nel locale o tramite take away.
La coppia di esercenti, Stefania (calabrese) e Altin (albanese), ha inforcato la strada della ristorazione anni fa. Il loro primo passo nella ristorazione lo hanno fatto ai Tre portoni, dando vita ad una pizzeria. Nel tempo la loro attività economica ha cambiato forma, nel 2019 si sono trasferiti in piazza Garzetti e si sono specializzati nella gastronomia di mare. Uno spostamento sul pesce, anticonformista rispetto alle attività tradizionali degli esercenti trentini. Pesce, che ormai è sempre più costoso. E l’apertura del punto pescheria tenta di rimarginare questa tendenza inflazionistica. La qualità si paga, certo. Ma si cerca anche lo stratagemma che scardini la scarsa accessibilità del prodotto pesce, ormai bene di lusso. «Con la nuova pescheria andiamo ad intercettare anche la clientela che non può andare tutti i giorni al ristorante. E anche la gastronomia di qualità».
Poi c’è il tema della Ztl e della ritrosia diffusa nell’acquistare articoli di prima necessità nel centro storico. Eppure ieri mattina, primo giorno di apertura, sono passati già una trentina di acquirenti. «Pensiamo di mantenere la vecchia clientela e magari crearne una nuova. Il nostro è un target multiplo. La mattina passano le signore per cucinare il pesce a pranzo a cena. All’ora di pranzo ci occupiamo soprattutto di pasti veloci, e anche gastronomia già pronta. A questo proposito smerciamo, di fatto, vaschette che in due o tre minuti in forno preparano pronti pasti eccezionali, solo da scaldare. E la sera gli aperitivi: cicchettini e cocktail di qualsiasi tipo, classici ma anche ricercati».
Quindi, da una parte la strategia commerciale di pescare da varie clientele, dall’altra la cura dei dettagli e della qualità. «In questo momento ci forniamo da un grossista veneto. Ma ovviamente non tutto il pesce è reperibile nello stesso mercato. Per il sostenibile ancora non ci siamo specializzati, ma è una buona idea». Perché, dunque, scegliere Borgo Nuovo? Lo spiega uno fra i primi clienti della pescheria. «Da una parte si cercano gusti insoliti, lontani da quelli assaporati nelle nostre case. Dall’altra la pescheria offre una cucina sofisticata». Ottima, nel suo caso, come pasto buono e rapido da consumare in pausa pranzo.
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