Eccellenze
martedì 23 Dicembre, 2025
I vini della Rotaliana convincono gli enologici: tanti voti «con lode» nella guida Vitae
di Liviana Concin
Sette Teroldego oltre i 90 punti,il Vigna Sottodossi Riserva di Dorigati sbanca tutto
Nella guida Vitae 2026 dell’Associazione Italiana Sommelier il Teroldego Rotaliano fa incetta di «Quattro Viti», il massimo riconoscimento, e si porta a casa l’unica menzione in regione fra i «Vini del Territorio» selezionati dai degustatori della Guida Ais.
L’etichetta che sbanca è il Teroldego Rotaliano Luigi Vigna Sottodossi Riserva 2022 di Dorigati, fra i 100 vini più rappresentativi della territorialità a livello nazionale.
Un riconoscimento che pesa, perché assegnato ai prodotti capaci di esprimere in modo esemplare il legame tra vitigno, territorio e interpretazione produttiva. Attorno a questo risultato si inserisce un quadro complessivo che vede il Teroldego Rotaliano brillare per i punteggi sopra il 90, confermandosi la denominazione più presente tra i vini di vertice subito dopo il gigante Trento Doc.
Sono ben sette i Teroldego premiati con un punteggio di 90 o più, soglia che identifica una menzione ottima o eccellente rispetto alla denominazione. Partendo da Mezzolombardo, spicca il Teroldego Granato Foradori 2022, premiato per il colore rubino profondo e le intense suggestioni floreali di violetta al naso: un’etichetta simbolo della cantina Foradori, tra le realtà più conosciute al mondo per il vino principe della Piana Rotaliana. Restando sulla destra orografica del torrente Noce, straordinario risultato per la Cantina Rotaliana di Mezzolombardo: 90 punti e Quattro Viti per il Teroldego Rotaliano Superiore Riserva 2022, apprezzato dai degustatori AIS per equilibrio ed eleganza, con un rapporto qualità-prezzo di assoluto rilievo. Sale a 93 punti il Teroldego Rotaliano Superiore Ottavio Riserva 2021 di De Vigili, riconosciuto per i tannini setosi e il grande equilibrio complessivo.
A Mezzocorona Dorigati è presente con due Teroldego tra le menzioni d’onore: il Teroldego Rotaliano Diedri Riserva 2022, già Gemma AIS per l’annata 2021, ottiene 90 punti, mentre con il punteggio che segna l’eccellenza, 94, il Teroldego Rotaliano Vigna Sottodossi Riserva 2022 conquista la valutazione più alta della Piana. «Le guide sono importanti perché aiutano il consumatore a conoscere le cantine e le realtà produttive – commenta Paolo Dorigati, enologo e gestore dell’omonima cantina–. Vitae in particolare è fondamentale anche per l’enoturismo: esserci è già un risultato. Ha un metodo di degustazione standardizzato, rigoroso, che nasce dalla pura degustazione». Un riconoscimento che per Dorigati ha anche un valore simbolico: «Vigna Sottodossi è un vino dedicato a chi ci ha preceduto e a chi ci succederà. È in onore del nostro antenato Luigi, ma anche di mio padre Carlo, che era l’enologo prima di me. L’intenzione mia e di mio cugino Michele è valorizzare questo “cru” come proiezione del territorio nella bottiglia». Vigna Sottodossi è infatti un caso particolare, è l’unico cru della Piana Rotaliana con zonazione rivendicata da due cantine, e il frutto di una filosofia precisa. «Abbiamo scelto noi zona e cloni – spiega Dorigati – perché la qualità viene prima di tutto. Il territorio da solo non basta: serve conoscenza, dedizione al vino, attenzione alla modernità ma anche alla stilistica, che intendiamo come la capacità di un vino di essere riconoscibile nel tempo, nonostante le annate. Non a caso Vigna Sottodossi non viene prodotto tutti gli anni: se l’uva non è all’altezza, queste 3000 bottiglie non escono».
Sempre a Mezzocorona, continua la lista delle eccellenze: 90 punti per il Teroldego Rotaliano De Vescovi Ulzbach Viglius 2022, fermentato in legno e terracotta, mentre a Lavis, fuori dalla DOC ma senza perdere in qualità, spiccano i 91 punti del Teroldego Grill 2017 di Eredi di Cobelli Aldo.
Le soddisfazioni per i vignaioli della Piana Rotaliana e dintorni non arrivano però solo dal Teroldego. A San Michele all’Adige il Trentino Müller Thurgau San Lorenz 2024 di Bellaveder ottiene 91 punti e la menzione miglior valore/prezzo. Salendo a Faedo, il Rosso Faye 2020 di Pojer e Sandri, taglio bordolese alla trentina con Lagrein e Merlot, conquista Quattro Viti e 90 punti. Anche la collina di Pressano regala soddisfazioni con il Trentino Manzoni Bianco Isidor 2022 del vignaiolo Fanti, premiato con 91 punti, mentre Cembra Cantina di Montagna ottiene 90,5 punti con il Müller Thurgau 2023.
Risultati che contano, perché testimoniano il successo di un nuovo modo di intendere il «fare vino», riconosciuto nella guida ufficiale dei sommelier professionisti italiani.