Alto Garda

giovedì 18 Dicembre, 2025

Dopo i dubbi della Procura, c’è una nuova vittoria per Hager e Signoretti: respinto il ricorso del comitato sull’area ex Cattoi

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I due imprenditori coinvolti nell'inchiesta Romeo: «Legittima l'operazione su Lido Palace»

Illegittimo il ricorso al Tar depositato dal Comitato Sal per contrastare l’accordo urbanistico sull’area ex Cattoi, mentre in appello viene ribadita la piena correttezza dell’operazione che ha portato Paolo Signoretti ed Heinz Peter Hager a diventare azionisti di maggioranza della Garda Investimenti Hotel, il principale socio privato della società che gestisce l’Hotel Lido Palace: società che, qualora il socio pubblico decidesse di ottemperare alla legge Madia e vendere le proprie quote (il 51%), avrebbe diritto di prelazione. Doppio esito positivo ravvicinato per l’imprenditore arcense Signoretti e il socio altoatesino Hager che ora vedono avvicinarsi l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo complesso residenziale in fascia lago con annesso parco pubblico da 15 mila metri quadrati. La notizia è stata diffusa dai diretti interessati che dopo il silenzio stampa inerente le vicende giudiziarie dell’indagine Romeo tornano a far sentire la propria voce con due esiti giudiziari che avvallano le iniziative imprenditoriali, finite al centro del dibattito politico e sociale in Alto Garda.

«Riva del Garda: via libera dal Tar all’ex Cattoi e legittimata l’operazione su Lido Palace». Con questo titolo principiano il comunicato diffuso in serata e con il quale annunciano il ritorno sulla scena pubblica.

«Paolo Signoretti ed Heinz Peter Hager annunciano la conclusione di due contenziosi giudiziari relativi ad altrettanti progetti – continua il comunicato –. Il primo riguarda la rigenerazione dell’area ex Cattoi nella quale è coinvolta la società VR10121 Srl. Nelle ultime ore – si legge nel testo – il Tar di Trento ha rigettato il ricorso presentato dal Comitato Sal, confermando la piena legittimità dell’iter amministrativo del progetto e la correttezza dell’accordo urbanistico».

La nota stampa pone inoltre l’accento su quella che Signoretti ed Hager definiscono la scarsa rappresentatività del Comitato. «La sentenza ha anche evidenziato – spiegano – l’inadeguatezza e la scarsa rappresentatività del Comitato Sal, chiarendo come le sue osservazioni fossero infondate e prive di reale legittimazione. Questo verdetto segna una svolta importante per Riva del Garda, che potrà veder nascere residenze di qualità, oltre che beneficiare di un parco pubblico di circa 15.000 metri quadri e della riqualificazione di viale Rovereto».

L’intenzione imprenditoriale non è quindi venuta meno, anche alla luce del fatto che la Provincia ha approvato in via definitiva la Variante 13 bis e l’accordo urbanistico. Si può dedurre che il tempo per l’avvio del cantiere non sarà eterno.

Sul fronte Hotel Lido Palace, Signoretti ed Hager hanno incassato anche in appello una sentenza favorevole che conferma quanto già deciso in primo grado. «La sentenza 230/2025 della Corte d’Appello di Trento ha confermato che la vendita delle quote che ha permesso ai due imprenditori di diventare azionisti di maggioranza della Garda Investimenti Hotel è stata corretta – continua la nota –. L’operazione, contro la quale avevano presentato ricorso Cassa Rurale AltoGarda – Rovereto, era già stata giudicata legittima».

La vicenda aveva avuto origine nel 2021 con la società Heliopolis Urban Regeneration di Signoretti e di Diego Schelfi, insieme alla Museum Srl di Hager, che hanno acquisito la maggioranza delle quote della Garda Investimenti Hotel Srl. Entrambi i gradi di giudizio hanno certificato la correttezza dell’operazione.

Quasi a sorpresa la nota stampa si chiude con una dichiarazione di Paolo Signoretti, che torna nelle cronache locali dopo più di un anno: «Il mio obiettivo – dichiara – resta quello di rendere i territori più attrattivi, più vivibili e più giusti. Credo nella rigenerazione urbana, nel rispetto delle regole e in uno sviluppo che generi valore per tutti».