Il caso
mercoledì 17 Dicembre, 2025
Music arena, Maestri interroga la giunta provinciale: «Gestione opaca, sia fatta chiarezza»
di Simone Casciano
La consigliera: «Un affare solo per il privato, ma la giunta va avanti con ostinazione. Un anno fa spesi 600mila euro, quali risultati?»
Nuova gestione, vecchi guai. Gli investimenti della Provincia nella Trentino Music Arena continuano a restare sotto la lente d’ingrandimento. Dopo la notizia, scritta sul «T» di ieri, che la Provincia ha accettato la proposta di Friends&Partners, agenzia di organizzazione eventi che già un anno fa si era occupata dell’estate dei concerti, di organizzare un nuovo calendario di appuntamenti per l’estate 2026, la consigliera provinciale del Pd Lucia Maestri critica e interroga la giunta provinciale. Secondo la consigliera, la decisione di accogliere la proposta di Friends&Partners ripropone un modello già sperimentato nell’estate 2025 alla Trentino Music Arena: «Un affare quindi, sotto ogni punto di vista», scrive Maestri, ricordando come l’agenzia abbia incassato il contributo provinciale di 600mila euro e trattenuto i proventi di biglietti, food and beverage e merchandising «senza alcun rischio di impresa e senza nessun investimento in proprio». Secondo Maestri «ci sono infatti molti nodi irrisolti», a partire dai dati sull’edizione 2025 del Trento Live Festival, che definisce «ancora del tutto sconosciuti» nonostante gli atti di controllo già presentati. Nell’interrogazione la consigliera chiede conto delle motivazioni tecniche che hanno portato la commissione a esprimere parere favorevole su Friends&Partners e a bocciare altre proposte. Domanda inoltre alla Giunta di rendere noti i numeri dell’edizione 2025: biglietti venduti e omaggiati, prezzi, incassi lordi e netti, costi per gli artisti e ricavi derivanti dalle attività collaterali. Un altro punto riguarda il cambio di impostazione gestionale: perché nel 2026 non è più Trentino Marketing a occuparsi dell’evento e quali risultati, anche promozionali, ha ottenuto la società partecipata nel 2025. Infine, Maestri chiede l’elenco dei grandi eventi previsti per il 2026 con i relativi costi e chiarimenti sui requisiti richiesti per l’inserimento delle proposte private nel programma provinciale.
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