La storia
giovedì 23 Ottobre, 2025
Vive e lavora a Trento, ma dorme per strada: «Ho un contratto e pago le tasse, perché nessuno mi affitta una stanza?»
di Simone Casciano
La storia di Felicity, la solitudine e la fatica di molte donne escluse dal mercato della casa
Felicity passa la mattinata con il cellulare sempre in mano: da lì spera che possa arrivare la chiamata salvifica. Un’amica o una conoscenza che le metta a disposizione un letto — è questo il modo in cui questa donna sta andando avanti da giorni, se non settimane, grazie all’aiuto di amiche che la ospitano.
Nel vuoto delle istituzioni, sono queste reti informali, fatte di amici e conoscenze, ma anche di associazioni, attivisti e volontari, che stanno cercando di dare risposta all’emergenza di Felicity e delle altre donne rimaste senza un letto o una casa.
Felicity è arrivata dalla Nigeria in Trentino otto anni fa. In questo tempo si è integrata, ha studiato la lingua e trovato un lavoro. Ora ha un contratto a tempo indeterminato con una ditta di pulizie. Guadagna tra i 700 e i 900 euro al mese: dovrebbe essere abbastanza per avere una casa o almeno una stanza in affitto. Eppure, per lei è impossibile.
«Quando chiamo le agenzie immobiliari mi dicono sempre che le stanze e gli appartamenti sono già stati dati in affitto. Poi però vedo che l’annuncio è sempre online. Sono tre anni che cerco una stanza o un appartamento.»
Molte indagini hanno dimostrato come il mercato della casa stia lasciando ai margini le persone di origine straniera: le prime vittime — ma non le uniche — di un’emergenza abitativa a cui la politica, nazionale e provinciale, è finora incapace di trovare una soluzione.
Nella sua ricerca disperata, Felicity è stata vittima anche di una truffa.
«Ho dato 250 euro a un agente immobiliare. Mi aveva promesso che con quei soldi avrebbe trovato per me una stanza e l’avrebbe bloccata – ricorda Felicity – e invece poi è scomparso e non ho più saputo nulla.»
Nonostante lavori ormai da anni, questa situazione l’ha portata più volte a dover vivere per strada.
«Faccio dentro e fuori dai dormitori – racconta – e poi devo passare dei giorni in strada, se nessuno riesce a ospitarmi.»
A tutto questo si aggiunge il peso di dover dipendere dagli altri.
«Io ho un impiego, lavoro 25 ore alla settimana, guadagno abbastanza. Ho i soldi per prendere una casa, perché nessuno vuole darmela?»
Per questa situazione Felicity ha perso anche suo marito e ora si trova da sola.
«Non riuscivamo a trovare una casa e lui voleva andarsene, io invece no. Alla fine lui è partito, è andato ad Ancona dove ha una sorella e poi si è spostato a Roma. Io sono rimasta qua.»
Felicity vive e lavora in Trentino da anni, e da anni cerca una casa, una stanza, almeno un letto stabile. Eppure, tutto questo — per una donna con un lavoro regolare — resta precluso.
«Soffro molto, non riesco a dormire.»
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