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martedì 21 Ottobre, 2025

Pietrangeli (di nuovo) contro Sinner. «Spero che durante la coppa Davis non vada a giocare da un’altra parte. Scelte difficili? Mica va in guerra»

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In passato aveva definito Sinner «austriaco». Ora: «Lo scopo di uno sportivo deve essere quello di indossare la maglia azzurra»

La decisione di Jannik Sinner di non partecipare alla Coppa Davis 2025 ha acceso il dibattito nel mondo del tennis italiano. Il numero 2 del ranking mondiale e simbolo del movimento azzurro ha annunciato che non difenderà il titolo conquistato con la Nazionale nelle ultime due edizioni, preferendo concentrarsi sulla preparazione individuale. Le reazioni non sono mancate e mentre i vertici del tennis italiano hanno espresso dispiacere, pur capendo la scelta, c’è anche chi è apertamente critico. Come Nicola Pietrangeli, ex tennista, due volte (199, 1960) vincitore del Roland Garros, che già in passato non le aveva mandate a dire all’atleta di Sesto Pusteria («Italiano più forte di sempre? – una sua battuta, criticatissima – forse pure austriaco».

«Spero che durante la Davis non vada a giocare da qualche altra parte – dice ora Pietrangeli – Oggi il mondo è troppo pieno di soldi, il cuore lo lasciano da parte. Non capisco quando parla di scelta difficile: deve giocare a tennis, mica fare la guerra. Lo scopo di uno sportivo è indossare la maglia azzurra, ma parlo di un’altra epoca».

A difendere Sinner è intervenuto invece Paolo Bertolucci, vincitore della Coppa Davis nel 1976 e in seguito capitano della squadra italiana.

«Sinner è un libero professionista e ha il diritto di programmare la sua attività come ritiene più opportuno – afferma Bertolucci -. La Coppa Davis non è la competizione più importante del calendario: lo sono gli Slam e le Finals. E non si può certo dire che gli manchi il senso di appartenenza, visto che ci ha fatto vincere due volte».