Alto Adige

lunedì 20 Ottobre, 2025

In provincia di Bolzano il primo morto per overdose da Nitazeni, potente droga sintetica. L’aveva comprata dall’estero con le criptovalute

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Il decesso risale al 2024. Secondo i carabinieri, l'uomo aveva messo in piedi una rete di spaccio: le consegne? Via posta

Era il dieci settembre del 2024, quando,  all’interno di un’azienda, è stato trovato morto un 28enne brunicense. Nel corso del sopralluogo da parte dei carabinieri venivano sequestrati dei frammenti di carta stagnola utilizzati dal giovane uomo per la consumazione di sostanze stupefacenti. Dalle successive analisi emergeva che le tracce di stupefacente riscontrate erano riconducibili ad un oppioide sintetico.

La successiva attività d’indagine, condotta dai militari dell’Aliquota Operativa di Brunico coordinati dalla Procura della Repubblica di Bolzano ed in particolare dal titolare del fascicolo il pm Federica Iovene e dal Procuratore Axel Bisignano, permetteva di individuare nell’odierno indagato, arrestato a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere, la persona che avrebbe ceduto al soggetto deceduto la sostanza stupefacente cagionando come conseguenza non voluta la morte dello stesso, nonché il responsabile di numerosi acquisti ed importazioni dall’estero di sostanze stupefacenti del tipo oppioidi sintetici, anche al fine della successiva cessione.

Rilevanti per la contestazione del reato di cui all’art.586 c.p. è stata la relazione tecnica della sezione di chimica del R.I.S. di Roma, dalla quale è emerso che nel sangue della vittima veniva accertata la presenza di n-pirrolidin protonizapene (protonitazepina) appartenente agli oppioidi sintetici, che ha indotto a ritenere che vi sia stata un’assunzione poco precedente alla morte di basse quantità di tale sostanza, considerato che la medesima sostanza veniva trovata nel frammento di alluminio vicino al cadavere. La stessa sostanza, anche a basse concentrazioni è ad altissimo rischio di overdose, anche in base ai recenti studi scientifici in cui risulta che l’assunzione è associata ad una significativa alterazione dell’attività elettrica cardiaca con aritmie, che risulta essere compatibile con la causa di morte del soggetto.

Oltre a far luce sulla morte del 28enne operaio di Brunico, le indagini dei Carabinieri di Brunico ha permesso di sequestrare diversi plichi postali contenenti oppioidi sintetici della categoria dei Nitazeni acquistate online con criptovalute, spedite da diversi paesi europei, e indirizzati al 29 enne arrestato lo scorso 13 ottobre. I militari dell’Arma hanno così evitato che queste pericolosissime e potenzialmente letali sostanze stupefacenti potessero essere consumati da tossicodipendenti della zona con conseguenze che potevano essere pericolose per gli stessi data l’elevata tossicità.

In particolare nel corso dell’indagine i militari dell’Arma hanno sequestrato un quantitativo di droga (diversi grammi più trenta pastiglie), riconducibili alla categoria degli oppioidi sintetici che assunte anche a basse concentrazioni sono ad altissimo rischio di overdose, contenute in plichi postali ed acquistati online dall’indagato, oltre a un grammo di eroina.

Nel corso dell’attività d’indagine è stato effettuato anche un arresto di un 27enne brunicense a cui l’indagato aveva ceduto ciqneue panetti di hashish del peso complessivo mezzo chilo.