A Spiazzo
giovedì 16 Ottobre, 2025
Val Rendena, si assume la responsabilità di un incidente per coprire l’amico ubriaco alla guida: denunciata
di Redazione
I militari hanno ben presto capito che la versione non poteva reggere. In tre sono finiti al pronto soccorso

Per solidarietà con l’amico, ubriaco alla guida, si è presa la responsabilità di un incidente: ora deve rispondere per aver dichiarato il falso.
Nelle scorse settimane, i Carabinieri della Stazione di Spiazzo, al termine di una veloce attività di indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento un ragazzo e una ragazza del posto, rispettivamente per guida in stato di ebbrezza e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Le indagini hanno avuto avvio agli inizi del mese di settembre, quando la pattuglia della Stazione di Spiazzo è intervenuta a seguito di un sinistro stradale con feriti provocato dalla fuoriuscita autonoma di un veicolo dalla sede stradale. Una volta giunti sul posto, ai due Carabinieri, si era avvicinata una ragazza che si era assunta la piena responsabilità del sinistro, dichiarando che, poco prima, mentre era alla guida dell’automobile del suo amico, aveva perso il controllo del veicolo, andando a collidere contro il muro esterno di una abitazione privata. A bordo del mezzo infatti, oltre a lei, vi erano anche il suo amico e un’altra ragazza i quali erano rimasti lievemente feriti a causa dell’impatto. Dopo essere stati generalizzati, tutti e tre i ragazzi erano stati trasportati presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Tione, mentre i due militari avevano iniziato i relativi accertamenti. Tuttavia, proprio durante lo svolgimento dei rilievi previsti per legge, emergevano delle incongruenze fra la dinamica del sinistro e quanto dichiarato dalla ragazza poiché, sul luogo dell’incidente stradale, lungo la traiettoria percorsa dal mezzo fuoriuscito di strada, veniva riscontrata la presenza di una ulteriore utilitaria di proprietà di una donna residente nella stessa abitazione in cui viveva la ragazza che si era assunta la responsabilità del sinistro. Approfondendo quindi gli accertamenti, emergeva che tale ragazza in realtà non aveva causato alcun incidente, ma era giunta sul posto subito dopo che questo si era verificato.
A quel punto, dato che il ragazzo che era in realtà alla guida del veicolo uscito fuori strada era suo amico ed aveva bevuto, si era messa d’accordo con lui per fornire ai Carabinieri una versione dei fatti tale da precludere lo svolgimento nei suoi confronti degli accertamenti sulla sua eventuale assunzione di alcol. La ragazza e il suo amico, per i quali vale la presunzione di innocenza fino a sentenza penale di condanna passata in giudicato, sono stati così denunciati in stato di libertà rispettivamente per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e guida in stato di ebbrezza, visto che le analisi alcolometriche richieste quella stessa sera presso il pronto soccorso dell’ospedale di Tione hanno accertato che il ragazzo era alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico pari a più del doppio del limite consentito per legge: nei suoi confronti inoltre è scattato anche il ritiro della patente di guida per la successiva sospensione da uno a tre mesi.
soccorso
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