l'indagine
mercoledì 15 Ottobre, 2025
Quanto costa diventare consigliere? Bisesti (Lega) al primo posto con 22mila euro di spesa. Valduga fa il mutuo per tutti (150mila)
di Donatello Baldo
Per il centrodestra Kaswalder sul podio con quasi 18mila euro, per il centrosinistra Mariachiara Franzoia fa il record con oltre 14mila euro

Da queste autocertificazioni, a cui sono tenuti tutti gli eletti, non si riesce a capire davvero quanto costi la politica. Perché c’è chi rendiconta anche il caffè offerto in campagna elettorale, chi invece scarica sul partito ogni spesa, e a quel punto è impossibile sapere quanto effettivamente abbia pesato sulle tasche di ciascun consigliere l’elezione in Consiglio provinciale. E c’è chi, come il candidato presidente del centrosinistra Francesco Valduga, si intesta il mutuo a nome di tutti i partiti della sua coalizione, mentre all’opposto il candidato presidente del centrodestra Maurizio Fugatti dichiara pochi spiccioli, perché si è limitato a pagare solo i suoi «faccioni», i manifesti con scritto «Fugatti presidente». Il resto, è affare delle forze politiche che lo hanno sostenuto. Stiamo infatti parlando delle elezioni provinciali del 2023, di cui ogni eletto ha dovuto dichiarare la propria spesa.
Centrodestra tutti contro tutti
Il centrodestra ha vinto le elezioni nel 2023. Più eletti, ed è quindi normale che sommando quanto ci ha messo ciascuno, il conto sia più alto. Ma nel centrodestra, in ogni caso, i singoli hanno sborsato mediamente di più. Quello che dichiara di più è Mirko Bisesti, oltre i 22mila euro per garantirsi l’elezione. Ma anche l’autonomista Walter Kaswalder non ha badato a spese: quasi 18mila euro. E nella stessa coalizione c’è un gruppo in particolare che ha investito molto nell’elezione: la Lista Fugatti, quella capitanata dall’attuale assessore Achille Spinelli. Lui, di tasca propria, ci ha messo quasi quanto Kaswalder, e poco meno Eleonora Angeli (16.441,20 euro). E suppergiù Claudio Soini, ora presidente del Consiglio, che ha sborsato circa 13mila euro. Meno ha speso l’altra copmponente del gruppo, Antonella Brunet, con poco più di 9mila euro dichiarati. Eletto con Fratelli d’Italia, poi migrato verso La Civica, anche Carlo Daldoss ha messo mano al portafoglio: 15.485,15 euro. Mentre l’altro civico, Christian Girardi, che ha seguito la sua stessa evoluzione politica, si è fermato molto prima, a 1.200 euro. Meno di Claudio Cia, anche lui eletto con FdI, e ora nel misto, che ha dichiarato 3.200 euro. I due rimasti nel gruppo meloniano, Francesca Gerosa e Daniele Biada, hanno speso 14.200 euro lei e nemmeno mille euro lui. Ma tornando alla Lega, somme significative le ha spese anche Roberto Failoni, oltre 11mila euro, mentre Giulia Zanotelli poco più di 500 euro. Fugatti, a capo della coalizione, 4.009,57 euro.
Il centrosinistra fa il mutuo
A capo della coalizione del centrosinistra, nel 2023, c’era Francesco Valduga. Nella sua dichiarazione compare la cifra di 152.160,02 euro. Ma con una specifica: «Importo totale della spesa per la campagna elettorale della coalizione Alleanza democratica autonomista». In sostanza, Valduga ha fatto il mutuo per tutti. Centomila euro, che nel documento aumentano per effetto dei ristori effettuati da alcune delle forze politiche. Di questi 100mila euro, il candidato presidente si era preso l’impegno di intestarsene il 40% (da qui la cifra “personale” dei 40mila euro nel grafico). Insomma, ci ha messo molto del suo. Ma anche i singoli si sono «spesi». Nel Pd,e nell’intera coalizione al netto di Valduga, è Mariachiara Franzoia che fa il record, con oltre 14mila euro. Poi, dello stesso partito, Francesca Parolari, oltre 13mila euro. Poco meno Chiara Maule di Campobase che dichiara 11.669,72 euro, seguita dal suo compagno di partito Roberto Stanchina: quasi 10mila euro. Tra i partiti minori del centrosinistra, Paola Demagri dichiara zero, sostenuta però dal partito per circa 10mila euro. E dichiara 7.692,32 euro Lucia Coppola di Avs. Fuori dalle coalizioni Filippo Degasperi di Onda: la sua spesa per la campagna elettorale è stata di 10.805,32 euro.
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