Il lutto

martedì 14 Ottobre, 2025

Il militare di grande esperienza, il comandante della squadra, il collega più giovane: chi sono i tre carabinieri morti nell’esplosione nel Veronese

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Erano operativi tra Padova e Mestre. La premier Meloni: «Profondo dolore»

Due carabinieri di lunga esperienza, ormai prossimi alla pensione e un loro collega più giovane, di 37 anni. Tutti in forza a reparti specializzati. Questo raccontano le informazioni disponibili sulle tre vittime dell’esplosione avvenuta nella notte a Castel d’Azzano, in provincia di Verona.

Recuperato senza vita il corpo del brigadiere capo Valerio Daprà, 56 anni compiuti da poco (il 9 ottobre) e in forza al nucleo operativo radiomobile della compagnia di Padova, aliquota di primo intervento. Daprà era nato a Brescia e viveva nel Padovano: lascia una compagna e il figlio di 26 anni.

Di pochi mesi più anziano Marco Piffari, di grado luogotenenente, nato il 4 febbraio 1969 e residente in provincia di Padova. Era il comandante della squadra operativo di supporto del battaglione mobile di Mestre.

La terza vittima è il carabiniere scelto Davide Bernardello, anche lui, come Daprà, del nucleo operativo radiomobile di Padova: padovano di Camposampiero, aveva compiuto 37 anni il 31 agosto scorso.

Molti i messaggi di cordoglio arrivati dai rappresentanti delle istituzioni.  «Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e del ferimento di altri tredici tra militari dell’Arma, Vigili del Fuoco e Polizia, a seguito di un’esplosione avvenuta durante un’operazione di sgombero nel Veronese – la dichiarazione della presidente del consiglio Giorgia Meloni -. Il mio cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime. Ho voluto esprimere personalmente la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma in una telefonata, estendendola a tutti i Carabinieri».