La storia
lunedì 13 Ottobre, 2025
A Trento una serata per scoprire l’«Oasi di pace» dove ebrei e arabi vivono insieme da cinquant’anni
di Redazione
Il 15 ottobre l’incontro “Il potere del dialogo: la sfida di Neve Shalom Wahat al-Salam” con la studiosa Giulia Ceccutti, promosso da UniTrento for Refugees e RUniPace

A metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv, esiste un luogo unico al mondo. Si chiama Neve Shalom Wahat al-Salam, in ebraico e arabo “Oasi di pace”: un villaggio dove da oltre cinquant’anni famiglie ebree e arabe scelgono di convivere nel rispetto reciproco, condividendo valori di uguaglianza, democrazia e parità di diritti.
Qui, circa cento famiglie vivono parlando entrambe le lingue, educando i propri figli e le proprie figlie alla comprensione dell’altro e alla costruzione di una società fondata sul dialogo.
A raccontare questa esperienza sarà Giulia Ceccutti, studiosa dei temi del dialogo e della gestione dei conflitti, che dal 2004 segue da vicino la realtà israelo-palestinese. Dal 2014 coordina progetti e attività dell’Associazione italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam, impegnata nel diffondere la conoscenza di questa comunità e nel sostenere le sue iniziative di pace.
L’appuntamento, intitolato “Il potere del dialogo: la sfida di Neve Shalom Wahat al-Salam”, è promosso dall’Università di Trento, attraverso UniTrento for Refugees, in collaborazione con la Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace), di cui l’ateneo trentino fa parte.
L’incontro si terrà mercoledì 15 ottobre alle 18, nella Sala Conferenze della Fondazione Caritro (via Calepina 1, Trento).
L’ingresso è libero e l’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza: un’occasione per ascoltare storie e testimonianze di chi, nonostante l’odio e la violenza che attraversano quei territori, continua a credere nella forza del dialogo, della solidarietà e della fratellanza.
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