Vallagarina

martedì 16 Settembre, 2025

Mori, salta la stagione di teatro contemporaneo a cura di Evoè!. «Il “Modena” non è disponibile»

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La denuncia del direttore artistico: «Ci hanno detto che ci sono lavori da fare ma non c'è nessuna data». L'assessore: «Al momento stabile non sicuro»

Evoè!Teatro lascia il Teatro Gustavo Modena di Mori, la quarta edizione di «Divergenze» non potrà avere luogo nello storico teatro della Vallagarina per via della mancanza di certezze sulla disponibilità della sala. Un campanello d’allarme c’era già stato a fine luglio, quando nella sede del consiglio comunale l’amministrazione aveva annunciato alcuni tagli al bilancio (complessivamente 50.000 euro circa in due anni), in particolare alla cultura. L’opposizione è immediatamente insorta chiedendo spiegazioni e soprattutto sottolineando quanto la cultura fosse importante in un territorio come quello moriano.

 

Nessun cronoprogramma

«Mi auguro che questi 50 mila euro non vadano a compromettere le convenzioni culturali e che l’assessorato competente riesca a formalizzarle entro settembre. La cultura ha bisogno di programmazione, non di interventi d’emergenza» aveva dichiarato il consigliere di opposizione Filippo Mura. Già assessore alla cultura, Mura in passato aveva contribuito a tessere relazioni e a trasformare le politiche culturali in un punto di forza per l’intera comunità, riuscendo a riportare in vita il teatro. Parallelamente, l’attuale assessora alla Cultura Silvana Scarabello Vettore aveva sottolineato la volontà di avviare un progetto di riqualificazione del Teatro Gustavo Modena: una ristrutturazione attesa da tempo, che punta a risolvere quelle piccole ma significative criticità che da anni ne limitano la piena fruibilità. Ad oggi però nulla è stato reso noto: tempistiche, aree di interessamento e costi, portando la compagnia Evoè!Teatro, che da anni gestisce la programmazione, ad abbandonare il progetto concentrandosi su altre località. «Nei mesi scorsi ci è stato comunicato che il teatro sarebbe stato interessato da lavori, senza che ci siano mai state fornite indicazioni chiare sulle tempistiche né sugli interventi previsti» spiega Emanuele Cerra, direttore artistico della compagnia, «ad oggi non si sa se e quando la sala sarà fruibile.

 

«Non è sicuro»

Unica certezza è una determina comunale che sospende la rassegna e il contributo economico ad essa legato a causa di lavori programmati. Con grande dispiacere siamo quindi costretti a chiudere la rassegna Divergenze a Mori e a portare altrove la programmazione». Un capitolo di Teatro contemporaneo che lascia la borgata dopo tre stagioni in cui era riuscito a costruire un profilo riconoscibile nel panorama teatrale trentino, attirando spettatrici e spettatori non solo da Mori, ma anche da Rovereto, Arco, dall’Alto Garda, da Trento e perfino da Verona e dalle regioni vicine. «Il Teatro G. Modena è parte integrante della storia dell’identità della nostra comunità: la sua temporanea sospensione è una scelta difficile e di responsabilità, necessaria a garantire il suo futuro» spiega l’assessora alla Cultura Silvana Scarabello Vettore, «In questi 3 mesi di nuova amministrazione sono stati coinvolti i vari uffici competenti, compresi la Polizia Amministrativa e la Soprintendenza per i Beni Culturali, per verificarne lo stato di fatto, al fine di valutarne le criticità e programmare i lavori necessari. Varie perizie con sopralluoghi dei tecnici incaricati in sito hanno evidenziato gravi carenze strutturali e di attrezzature che ne pregiudicano la sicurezza sia per gli spettatori che per le compagnie teatrali. Considerati anche alcuni episodi passati in cui si sono verificati guasti tecnici legati alla sicurezza, che hanno comportato l’interruzione delle rappresentazioni, l’amministrazione ha deciso all’unanimità di sospendere temporaneamente le attività teatrali. L’obiettivo è avviare al più presto i lavori di ristrutturazione, così da restituire il Teatro alla cittadinanza in condizioni di piena efficienza e sicurezza. Nel frattempo, si stanno già valutando soluzioni alternative sul territorio per ospitare gli spettacoli e per predisporre la prossima stagione teatrale in base agli spazi disponibili».