Le nomine
venerdì 12 Settembre, 2025
Musei trentini, nomine vicine. Per il Mart in vantaggio Micol Forti, per il Buonconsiglio piace Cristina Collettini
di Simone Casciano&Donatello Baldo
Presto in giunta la decisione definitiva. Per Rovereto ancora in corsa anche Lorenzo Balbi, per il Castello Luca Gabrielli

Sulle nomine dei direttori di Mart e Buonconsiglio sembra che si sia vicini ad un accordo. «Il presidente Maurizio Fugatti e l’assessora alla Cultura Francesca Gerosa si sono confrontati», fanno sapere alcune fonti interne alla Provincia. «Incontri cordiali, costruttivi», per sottolineare che l’iniziale divergenza tra i due è stata appianata. In ballo ci sono due nomi per ogni museo: per il Buonconsiglio Luca Gabrielli, come «interno», e Cristina Collettini che arriva dalla Soprintendenza per le province di L’Aquila e Teramo; per il Mart, invece, due «esterni», il direttore del Mambo di Bologna Lorenzo Balbi e la responsabile delle Collezioni dei Musei Vaticani Micol Forti. Ad oggi sembrano questi i più quotati, ma l’ultima parola ce l’avrà la giunta, che potrebbe decidere già nella seduta odierna o rimandare la decisione alla prossima convocazione.
Rose e spine
L’iter per la scelta dei direttori era partito con una polemica tra Fugatti e Gerosa. Quest’ultima aveva lamentato di aver appreso della rosa dei 5 candidati per la direzione del Buonconsiglio direttamente dal giornale, «l’ho letto sul T» disse, chiedendo poi di poter visionare i curricula di tutti i candidati e assicurando di voler approfondire la norma che regola la selezione per capire se dovesse essere coinvolta l’intera giunta o solo il presidente. Facile capire che nello scontro l’abbia spuntata l’assessora, perché la rosa si è ampliata a 14 candidati. E i due favoriti provengono una dalla prima lista e uno dalla rosa ampliata. Il «delfino» dell’ex direttore Franco Marzatico, Luca Gabrielli, interno alla struttura, direttore dell’ufficio beni storico-artistici della Soprintendenza, e un profilo esterno, su tutti quello di Cristina Collettini, laureata in architettura e specialista in restauro dei monumenti, dal 2021 soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo.
Esterni ed interni
L’assessora l’aveva già espresso il suo proposito: «Scegliere guardando anche fuori dal territorio, per aprirsi ad altre esperienze». È questo che fa propendere per il nome di Collettini, che a detta di molti avrebbe impressionato favorevolmente per il suo curriculum e per la preparazione emersa in fase di colloquio. L’assessora aveva espresso anche un altro desiderio, «che le due direzioni di Mart e Buonconsiglio andassero a due donne». Ma non per questo sembra in seconda posizione, nella possibile scelta, il nome di Gabrielli. Pupillo di Marzatico, è infatti un direttore di ufficio che conosce bene la struttura amministrativa della Soprintendenza, e perderlo potrebbe aprire qualche problema interno. Ma i giochi sono ancora aperti, e si saprà solo nei prossimi giorni, o forse già oggi se la giunta decide nella seduta odierna, chi la spunterà tra i due. O se invece emergerà un altro profilo.
Sgarbi permettendo
Una donna anche al Mart, dicevamo. E la scelta sembra essere quella della responsabile delle Collezioni dei Musei vaticani Micol Forti. In pole position si era posizionato anche Lorenzo Balbi, direttore del Mambo di Bologna. Ma la prima sarebbe più in linea con il presidente del Mart Vittorio Sgarbi, più legata all’arte che piace al critico, figurativa, classica, al massimo moderna. Non certo contemporanea nel senso di concettuale. In ogni caso due esterni alla struttura, perché gli interni sembrano essere stati scartati fin da subito. Quasi sicuramente non saranno nominati alla direzione del museo roveretano Beatrice Avanzi, Denis Isaia e Margherita De Pilati, collaboratori stretti di Sgarbi e del Muse, curatori e sostituti direttori attuali.
Confronti costruttivi
Nei giorni scorsi ci sono stati più incontri tra il governatore e l’assessora. «Cordiali — ripetono tutti — costruttivi». Niente scontri, perché a detta di chi segue il dossier sulle nomine «non ci sono pressioni di sorta sulla scelta, che sarà basata soltanto sulle competenze». Bene, dunque. Capiremo presto se sarà questo il clima, perché già oggi potrebbe arrivare la decisione, al massimo la prossima settimana. Se passasse più tempo, vorrebbe dire che tutto questo idillio tra i due non c’è. O che le pressioni, come sempre quando in ballo ci sono nomine, ci sono eccome.
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