cronaca
giovedì 11 Settembre, 2025
Banda mette a segno 23 furti in Val di Non: arrestato in Francia un componente
di Redazione
Il covo del sodalizio era stato rinvenuto in Valsugana. La fuga del 31enne si è interrotta dopo mesi di latitanza

Era irreperibile dallo scorso maggio, dopo che l’Autorità Giudiziaria italiana aveva spiccato un provvedimento di cattura nei suoi confronti, un cittadino albanese di 31 anni, ricercato, oltre che in Italia, anche nel paese natìo e dall’Interpol. L’ attività di indagine si è interrotta in Francia dove l’uomo, detenuto nel Paese d’Oltralpe per altri reati dai primi giorni di agosto, è stato raggiunto da un Mandato di Arresto Europeo emesso dal GIP di Trento.
Le incalzanti ricerche dell’ uomo mai interrotte, sono iniziate a seguito delle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Cles (TN) , grazie alle quali è stata fatta luce su almeno ventitré furti in abitazione, commessi in Val di Non da una banda albanese di cui faceva parte l’ indagato. Lo scorso maggio, dopo l’ applicazione di 2 misure cautelari in carcere a firma del Giudice per le Indagini Preliminari di Trento, su richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, i militari del Nucleo Operativo anaune, in collaborazione con quelli della Compagnia di Borgo Valsugana (TN), avevano effettuato svariate perquisizioni, rinvenendo un covo del sodalizio proprio in Valsugana, ritenuto dagli inquirenti di fondamentale importanza investigativa.
Infatti, in un appartamento di un’isolata località montana, dove gli appartenenti al gruppo criminale avevano trovato appoggio logistico per i raid nelle abitazioni trentine, i carabinieri avevano rinvenuto indumenti, arnesi da scasso e attrezzature varie tra cui mole a disco, guanti, ricetrasmittenti e passamontagna.
Ancora più interessante quanto venne scoperto all’esterno della casa; infatti, nascosta sotto un telone, vi era un’autovettura identica a quella sfuggita alle pattuglie del Nucleo Radiomobile di Cles, poche settimane prima, in seguito ad una serie di furti e tentati furti commessi in alcune abitazioni della Paganella.
Il veicolo di grossa cilindrata, nuovo di zecca, era risultato rubato in provincia di Milano lo scorso mese di marzo e montava targhe clonate, intestate ad un’ ignara cittadina bolzanina.
Intanto proseguono senza sosta le indagini della Compagnia Carabinieri di Cles e della Procura Distrettuale della Repubblica di Trento, per risalire agli altri autori dei furti in abitazione e per ricercare i complici della banda ancora liberi.