gli appuntamenti
venerdì 5 Settembre, 2025
Coreografie, musica e ritmo sono gli ingredienti del finesettimana in Trentino. Ecco il programma degli spettacoli
di Jessica Pellegrino
Questa sera alle 20:30, all’Auditorium Melotti in prima europea c’è “Somewhere”, uno spettacolo che si ispira ai cinque elementi dell’IChing

Coreografie, musica e ritmo. Sono questi gli ingredienti del finesettimana in Trentino grazie ai tanti appuntamenti inseriti nel cartellone della 45esima edizione di Oriente Occidente Dance Festival e non solo.
Partiamo proprio da Rovereto dove, tra i tanti eventi inseriti nella programmazione di Oriente Occidente, spiccano tante prime nazionali ed europee. Venerdì alle 20:30, all’Auditorium Melotti in prima europea c’è “Somewhere” con le coreografie di Yue Yin. Largo qui ad uno spettacolo che si ispira ai cinque elementi dell’IChing: radice, legno, acqua, metallo e fuoco. Su un palco senza quinte, con luci laterali visibili, i corpi esprimono la dualità al centro di questo pezzo: per emergere serve radicamento, per esplodere bisogna raccogliersi, per fluire è necessaria una profonda energia.
Sabato, alle 20, al Teatro Zandonai in prima nazionale c’è “Monument 0.10: The Living Monument” con le coreografie di Eszter Salamon (ph Øystein Haara). Tessuti luminescenti, forme umanoidi, colori vivaci creano paesaggi che si dispiegano lentamente e si rimodellano e ricompongono continuamente in mondi nuovi.
Se i monumenti sono fatti di materia dura per non farsi scalfire dal tempo, i “monumenti viventi” sono invece pensiero che cambia forma e cerca relazioni tra passato e futuro. Salamon prosegue con questo pezzo una serie iniziata dieci anni fa, questa volta con la compagnia nazionale norvegese e i suoi quattordici interpreti.
Torniamo poi al Melotti dove, domenica, alle 20:30 approda Salvo Lombardo con la prima nazionale di “Birdsong” che si ispira ai canti dei più comuni uccelli migratori per ri-mediare una lingua misteriosa e ignota, sospesa tra umano e non umano, in una zona di confine tra danza e voce, tra presenza e assenza, con il desiderio di rovesciare la funzione predatoria del richiamo, spingendolo verso forme di convocazione di un “invisibile” e di evocazione di un “altrove”.
A Villazzano largo agli ultimi appuntamenti della stagione Contemporanea in programma al Teatro di Villazzano. Venerdì, alle 20:45 con Beatrice Festi si vivono i tempi di estinzione di Miranda Rose Hall. Sabato, con “Costellazioni” di Nick Payne, Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli indagano l’infinito ventaglio delle possibilità. “Costellazioni” esplora la teoria dei mondi paralleli applicata a una relazione sentimentale, trasformando un incontro tra due persone in un caleidoscopio di scelte e destini possibili. Dialoghi frammentati, ripetizioni e variazioni danno vita a una partitura teatrale brillante e struggente, capace di emozionare e far riflettere sul senso delle nostre decisioni.
Spazio poi alla musica. Venerdì alle 20:30 il cortile di Palazzo Fedrigotti Belmonte ad Isera ospita il concerto “Correva l’anno 1878”. Ad eseguire le musiche di Mahler e Franck ci sono i violinisti Francesco Pavan e Rares Vrinceanu, il violista Riccardo De Luca, il violoncellista Leonardo Bruschetta e il pianista Mattia Casu.
In caso di pioggia il concerto si tiene all’Auditorium della Scuola Primaria.
Non mancano poi gli appuntamenti per i più piccoli. Al METS – Museo etnografico di San Michele sabato, alle 20:30 si apre l’edizione del “Festival dei burattini”. Il primo appuntamento teatrale è con “La muerte de Don Cristobal” de la Compagnia Pelele che arriva per l’occasione direttamente dalla Francia. Seguendo la tecnica tradizionale della marionetta mediterranea, ma includendo un ritmo e un’estetica più vicini al cartone animato, “La morte di Don Cristobal” racconta la storia universale della voglia di vivere, dove l’umorismo, l’energia e la caricatura trascendono la paura e la violenza.
Domenica al Paganella Fun Park, dalle 18, largo a “Loris Fabiani in: Quid ridet?“ uno spettacolo divertente e surreale, adatto a tutta la famiglia.
Lunanzio, il surreale e “barocco” personaggio creato da Fabiani, con le sue labbra nere, la camicia fuori misura e un linguaggio che mescola Dante e la Commedia dell’Arte, porta il pubblico in un mondo comico fatto di doppi sensi e intelligente ironia.
L’evento è gratuito, con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@festivalorme.it.
L'intervista
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Il docente rilegge le trasformazioni della specialità. «Non si parla di Europa, Regione, rapporto con Roma. E manca anche una discussione sulla democrazia deliberativa. Mi sarei aspettato delle modifiche sostanziali»