La tragedia di Giustino
giovedì 21 Agosto, 2025
Operaio morto durante il lavoro, la richiesta di Cgil, Cisl e Uil: «Serve più vigilanza e più controlli, a partire dalle opere pubbliche»
di Redazione
Mario Fabbro è morto d'infarto dopo un malore che l'ha colpito martedì, le sigle: «Segnalate anomalie negli orari di lavoro»

Operaio morto nei cantieri, arriva la presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil del Trentino. I sindacati esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Mario Fabbro, colpito da un infarto mentre era impegnato sul lavoro nel cantiere per la circonvallazione di Pinzolo.
Le tre sigle sindacali al contempo, però, ribadiscono la necessità di rafforzare i controlli e rendere più efficace la prevenzione. «Il primo pensiero è per l’operaio che ha perso la vita e per la sua famiglia che, purtroppo, dovrà affrontare un grande dolore – dicono le tre sigle -. Allo stesso tempo però non possiamo che unirci alle categorie sindacali del comparto chiedendo un necessario e non più rinviabile potenziamento della prevenzione e dei controlli nei cantieri e in generale nei luoghi di lavoro. Soprattutto in tutti quei casi in cui il sindacato segnala il mancato rispetto di orari di lavoro, condizioni non adeguate o la sbagliata e parziale applicazione di norme e misure per la sicurezza. Garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro dovrebbe essere priorità assoluta di tutti i cantieri, a maggior ragione quando si tratta di opere pubbliche. Per questa ragione auspichiamo che venga fatta chiarezza il prima possibile sulle dinamiche dell’accaduto».
Anche per questa ragione Cgil Cisl Uil invocano un concreto e fattivo cambio di passo con azioni concrete per assicurare la salute e la sicurezza di chi lavora, anche attraverso piani straordinari di formazione e il potenziamento degli organici degli organi ispettivi.