Comune
martedì 19 Agosto, 2025
Mobilità sostenibile, sindaca e vicesindaco di Rovereto a lezione sulle strade di Friburgo
di Redazione
Un «viaggio d'istruzione» alla scoperta di una delle città più ecologiche d'Europa, alla vigilia della stesura del Piano urbano della Città della Quercia

C’è chi il tema della mobilità sostenibile lo ha già affrontato, trovando soluzioni ai problemi degli spostamenti quotidiani. E quindi, molto spesso, basta «copiare» dagli altri per avere risposte adeguate anche in casa. Servirà a questo il «viaggio d’istruzione» che sindaca e vicesindaco di Rovereto, Giulia Robol e Andrea Miniucchi, affronteranno tra qualche giorno alla volta di Friburgo, dove si tiene un appuntamento tecnico-dimostrativo sulle diverse risposte applicate in una realtà non virtuale. Insomma, niente proiezioni, dati e algoritmi ma esperienza sul campo, in sella alla bicicletta per capire come sia possibile far convivere auto, ciclisti e pedoni in una città.
Perché Friburgo? La città tedesca è citata spesso come la più ecologica del Paese e tra le più ecologiche d’Europa per la sua politica di grande attenzione alle energie rinnovabili e per la costruzione dei quartieri basati su ampie aree verdi e una mobilità che privilegia pedoni, ciclisti e trasporto pubblico, basato in buona parte su una rete tranviaria. Pannelli solari e tecnologie verdi sono diffusissimi e il centro storico è chiuso al traffico.
La trasferta in terra tedesca diventa dunque un momento istruttivo molto interessante, proprio alla viglia della stesura del Pums, il piano di mobilità che a Rovereto è già scaduto da due anni e che probabilmente vedrà la luce fra altri due anni. Le linee guida che sono state abbozzate per ora sono talmente generiche che potrebbero portare a qualsiasi tipo di soluzione, quindi vedere sul campo come una città ha declinato il modo di spostarsi all’interno dei propri quartieri non può che essere d’aiuto a capire almeno quello che si potrebbe fare. Non tutto sarà replicabile. Già il solo fatto che Friburgo basi il suo trasporto pubblico sulla tramvia, cambia di molto i parametri rispetto a Rovereto dove appare alquanto difficile immaginare i binari sparsi lungo le vie della città. Qualche spunto in più potrebbe arrivare dalla ciclovia che invece dovrebbe essere un elemento fondante del prossimo Pums roveretano che è chiamato a dare finalmente un senso agli scorci di piste per biciclette che sono sparpagliati senza un senso unitario in centro città.