lunedì 18 Agosto, 2025

Ala, addio a Giorgio Deimichei: ex vicesindaco e consigliere comunale in prima fila nel volontariato

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Domani alle 10:30 il funerale a Ronchi: «Se n’è andato un uomo rigoroso, molto esigente con gli altri e con sé stesso, e sempre molto attento alle ragioni degli ultimi»

«Giorgio Deimichei, nato nel 1948 a Ala, anzi a Ronchi (lui ci teneva), è morto il giorno di Ferragosto». Così Primo Vicentini, già vicesindaco di Ala, ricorda l’amico Giorgio, personaggio molto conosciuto ad Ala per il suo impegno politico, ma soprattutto per la sua generosa umanità. «Se n’è andato un uomo rigoroso, molto esigente con gli altri e con sé stesso, e sempre molto attento alle ragioni degli ultimi. Perdo un amico e un compagno con cui abbiamo attraversato quasi 70 anni di vita. Impegnativa e interessante. Da ragazzi, militanti e poi dirigenti del movimento giovanile dell’Azione Cattolica dove nacque la “Compagnia” con Ivo, Sergio e Luciano e altri e altre. Poi le morose e le mogli e il suo felice matrimonio con Mariuccia che mi ha visto testimone dello sposo. E ancora il suo lungo impegno politico nelle file del Partito Comunista al servizio della comunità alense in qualità di consigliere e assessore comunale. Fu anche mio successore quale Vicesindaco di Ala nella travagliata consigliatura del Sindaco Agostino Trainotti (1990-95)».

 

«Epico il suo impegno, alla fine degli anni ‘80, per contrastare la realizzazione del Centro commerciale di Ala. Vicenda che ci vide su sponde aspramente contrapposte, lui comunista e io socialista, ma che cementò ulteriormente la nostra amicizia e il nostro reciproco rispetto. Ricordo bene anche la sua attività di gestore di rifugi, con il costante e intelligente affiancamento di Mariuccia, prima al “Paludei” e poi all’albergo “Alpino” alla Sega di Ala. E molte altre cose nella vita di Giorgio: la bella famiglia con le figlie Mara e Claudia, il lavoro nelle scuole degli emigranti italiani in Germania e poi in Ferrovia, l’impegno umanitario per la gente dell’Uganda a fianco del Gruppo Karamoja. Poi la tristezza degli anni della malattia. Qui però mi piace ricordare uno dei suoi motti giovanili, che era anche una sfida e un grande insegnamento: “Grandi nel bene, grandi nel male”. Apprezzare il buono della vita e affrontare le avversità a schiena dritta. Speriamo e auguriamoci di essere all’altezza».

 

Il funerale sarà martedì 19 alle 10,30 nella chiesa di S.Rocco a Ronchi.