giovedì 12 Giugno, 2025

Trento, prende forma il nuovo hub della mobilità all’ex-Sit: fine lavori entro il 2025

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L’ex parcheggio diventa centro intermodale con autostazione, parcheggio, funivia del Bondone e parco urbano sul tetto. Ianeselli: «Soddisfatti, sarà il cuore della nuova mobilità cittadina»

Prende forma il nuovo hub della mobilità di Trento. Ormai chi passa in Lungadige Monte Grappa non può fare a meno di notare la silouhette della struttura che sta sorgendo lì dove una volta si trovava il parcheggio ex-Sit. I lavori proseguono in linea con quello che era il cronoprogramma previsto quando era stato chiuso il parcheggio, si concluderanno a fine 2025 in linea con quanto prefissato e rispettando i termini del finanziamento Pnrr, i primi mesi del 2026 poi serviranno per i necessari collaudi.
«Molto soddisfatti»
«L’edificio ormai sta acquisendo la sua conformazione finale – commenta Franco Ianeselli – Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto. Torno con la memoria a qualche anno fa quando sembrava che i 20 milioni di euro di finanziamento Pnrr per la rigenerazione potessero non arrivare. Alla fine invece siamo arrivati e Trento è stata molto brava a fare il progetto, bandire i lavori e, in previsione, a terminare entro i termini previsti». Con l’hub dell’intermodalità prende forma il futuro della mobilità di Trento secondo il sindaco. «È una struttura che avrà più funzioni, sarà il centro della mobilità, la stazione degli autobus extraurbano che così non dovranno più entrare e uscire da Piazza Dante, ma direttamente su Lungadige e rotatoria di San Lorenzo, semplificando il traffico. Ci sarà poi un grande parcheggio per residenti e lavoratori pendolari, la stazione di partenza della funivia del Bondone e infine un grande parco urbano sul tetto della struttura». Rispetto al progetto originale è cambiato qualcosa, ci sarà più acciaio e meno legno. La differenza più grande, rispetto ai rendering iniziali, è che sono scomparse le pareti «verdi» vegetali, fatte di fiori e piante, ma rimane il parco da 500 metri quadri sul tetto.
Il futuro dell’autostazione
Per un pezzo di città che ritrova una funzione, anzi molteplici, ce n’è ora un altro per cui va immaginato un futuro. Si tratta della vecchia stazione della autocorriere. Sia l’area dell’immobile vero e proprio, sia quella sul resto dove sostavano i pullman, diventerà obsoleta una volta inaugurato il nuovo hub dell’intermodalità. «È un’area per cui va trovata una destinazione – osserva Ianeselli – La proprietà è della Provincia ma mi aspetto che ci sia un progetto condiviso con il Comune, anche tenuto conto del fatto che siamo stati noi a cedere il sedime su cui nascerà la nuova autostazione». Su cosa possa nascere in quel posto le idee non sono chiare, ma qualche suggestione c’è. «Partiamo dal fatto che si tratta di una zona di pregio della città e che quindi va valorizzata. Progetti al momento non ce ne sono, ma sento spesso che in città mancano strutture alberghiere, magari lì può esserci la risposta a questo bisogno».