L'intervista
Stefano Ghisolfi e il muro infranto dell'8C di boulder. «Un'emozione fantastica. La prima scalata? A11 anni. Ora la mia casa è il Trentino»
di Jacopo Mustaffi
È uno dei più forti arrampicatori italiani e ha scelto Arco come residenza. «Luoghi dove una volta si poteva scalare anche ad agosto ora sono impraticabili. Ecco perché andiamo spesso in Norvegia»
l'intervista
L’ex sindaco di Bolzano Salghetti Drioli: «Il Trentino è più avanti dell’Alto Adige: l’università è un grande motore»
di Paolo Morando
Primo cittadino del capoluogo altoatesino dal 1995 al 2005: «Trasformare “piazza della Vittoria” in “piazza della Pace” era un esempio di crescita culturale. Ma i cittadini lo bocciarono. Rimanemmo in un altro tempo. Oggi, però, la convivenza è migliorata»
L'intervista
Dulbecco e la storia del piacere sovversivo: «La masturbazione femminile è stata patologizzata e repressa. Oggi è un atto politco»
di Stefania Santoni
Nell'ultimo saggio la pedagogista ripercorre le tappe della censura dei corpi. «A ragazze e ragazzi parliamo dell'autoerotismo come esperienza valida in sé, che può durare una vita intera»
Il testimone
Srebrenica: 30 anni dal massacro, il giornalista Riva: «Come Gaza oggi. L'Onu è morta quel giorno»
di Lorenzo Fabiano
L'editorialista era inviato nei Balcani, morirono oltre 8mila bosniaci musulmani: «È avvilente constatare che se avessimo appreso quella lezione non avremmo dovuto assistere agli orrori cui assistiamo oggi»
l'intervista
Cinquant’anni fa Francesco Moser batteva Eddy Merckx: «Sei giorni in maglia gialla sfidando il cannibale»
di Lorenzo Fabiano
Il campione di ciclismo ricorda il Tour de France del 1975: «Gli organizzatori erano così sicuri che vincesse lui che, quando mi consegnarono la maglia c’era stampato “Molteni”, la squadra di Merckx. Me ne prepararono subito un’altra»
L'intervista
Adriano Panatta: «Voglio morire 5 minuti dopo Bertolucci e fargli il gesto dell'ombrello. Sinner? Inscalfibile come le sue montagne»
di Lorenzo Fabiano
Il celebre tennista si racconta: «Il mio Wimbledon? Paolo Villaggio era il mio finto coach. Per vincere con Alcaraz Jannik deve servire almeno il 70-75% di prime palle»