sabato 28 Gennaio, 2023

Valsugana, l’Apt rilancia il bacio gay. I protagonisti del video promozionale: «Ci ha fatto piacere»

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Marco e Simone, i due ragazzi del footage si raccontano: «Nel 2023 l’omosessualità non dovrebbe nemmeno essere un tema»

Seduti su un tronco ad ammirare, dall’alto, la Valsugana. Uno sguardo di condivisione e poi un bacio, quel bacio che ha detto più di loro e – si spera – anche della serenità che evidentemente suscita quel posto.
Un momento di intimità come molti altri, durante una gita fuori porta che è diventato – quasi involontariamente – uno spot turistico ma anche un dibattito attualissimo perché i protagonisti di questo bacio con vista mozzafiato sono due ragazzi: Marco Girardi e Simone Salton. 35 anni il primo, 31 il secondo. Sono sposati dal maggio del 2022 e vivono a Trento.
«Amiamo viaggiare – ci racconta Marco – amiamo anche le uscite più semplici, quelle vicine e apprezziamo le bellezze del Trentino. Abbiamo deciso di immortalarli questi momenti». Simone è un tour operator, Marco si occupa di visual merchandising. La passione per i viaggi, il gusto dell’estetica e qualche competenza in tecnologia hanno creato un mix che ha scatenato fantasia e nuovi obiettivi per la coppia.
«Nel periodo del Covid – continua Marco – abbiamo pensato di documentare le nostre gite raccogliendo e raccontando in un nostro blog (theworldmappers.com) le nostre esperienze in giro per il territorio e il mondo. Una passione che in piccola parte è diventata un lavoro; diverse aziende turistiche ci hanno contattati chiedendo di poter condividere i nostri video o scatti fotografici e pubblicati, così come hanno fatto diversi alberghi che si vedevano coinvolti nelle mete scelte da noi».
È andata così anche qualche settimana fa in occasione di un’uscita sopra Vetriolo per ammirare la «Lupa del Lagorai»: la maestosa creazione in legno raffigurante un lupo, appunto, dell’artista Marco Martalar a 1.600 metri di quota, con veduta sulla Valsugana.
«Al rientro io e Simone ci siamo seduti ai bordi del parcheggio dove si lasciano le auto per poi raggiungere a piedi la Lupa e abbiamo immortalato quel momento».
Un bacio postato sui loro profili social e poche ore dopo l’azienda di promozione turistica della Valsugana lo ha notato chiedendo di poterlo condividere sui propri canali. In men che non si dica 10 mila visualizzazioni e decine e decine di like.
Ma non sono state le uniche conseguenze. Un quotidiano on-line ha notato la cosa e ne ha montato un caso interrogandosi, con i lettori, sull’opportunità di campagne pubblicitarie di questo tipo, finanziate dall’Apt Valsugana. L’allusione era chiaramente al fatto che la protagonista fossa una coppia gay.
Vedendo la polemica che l’articolo in rete aveva innescato e temendo di aver provocato un guaio, il responsabile social dell’Apt ha rimosso immediatamente il post sollecitando – per il giorno seguente – un confronto con i vertici dell’Apt.
«Abbiamo subito deciso di condividere nuovamente quel video – racconta sicuro di sé il direttore dell’Apt Valsugana Stefano Ravelli -. Perché mai avremmo dovuto cedere ad un tiro al bersaglio senza senso? Abbiamo diramato una nota stampa in cui abbiamo spiegato che quel post non era parte di campagne pubblicitarie ma abbiamo comunque ritenuto di pubblicarlo perché bello e del tutto condivisibile. Lo abbiamo fatto chiedendo il permesso di condivisione senza riconoscere alcunché a Marco e Simone». Ravelli, poi, va oltre: «Nel 2023 non dovrebbe nemmeno più essere un tema, l’omosessualità. Ne abbiamo tutti consapevolezza. Parliamo tanto di sostenibilità economica, ambientale. Parliamo anche di sostenibilità sociale volendo considerare in questa anche i diversi orientamenti sessuali. La vacanza la fa chiunque e la Valsugana è una meta accogliente per chiunque».
Quel bacio, quel video ha ottenuto quasi mille like, sul profilo Instagram dell’Apt ed è stato visualizzato da più di 19 mila utenti. Sommandole alle 10 mila della prima pubblicazione i conti son presto fatti.
«Ciò che stupisce maggiormente – dice Marco – è che si crei ancora clamore attorno ad una coppia gay e attorno al fatto che un’offerta turistica possa considerarla come protagonista. Ci curiamo poco o nulla delle cose scritte da quel giornale on-line e invece applaudiamo alla scelta dell’Apt della Valsugana per la prima decisione presa, ovvero quella di guardare semplicemente alla bellezza del video e del messaggio senza dare peso a noi due e plaudo anche alla seconda decisione di pubblicare nuovamente il video, dopo aver analizzato la situazione».
La riflessione di Marco e Simone, poi, va oltre. Punzecchiando anche la strategia puramente commerciale degli operatori turistici.
«Se vogliamo ricondurre il tutto al tema vacanza beh, guardate che le ferie se le concedono anche le coppie come noi e siamo convinti che sapere che esistono delle località che rivolgono i propri messaggi anche alla clientela gay non può far altro che invogliare a scegliere proprio quei territori immaginando che lì tutto e tutti siano considerati inclusi e inclusivi. In più possiamo sostenere che solitamente si è disposti a spendere anche qualcosa di più se si percepisce che in quelle mete si vive una vera e genuina socialità».
Quale sarà, allora, la prossima meta da ammirare attraverso i canali social e dal blog di Marco e Simone?
«Stiamo organizzando viaggi vacanza per i nostri follower: uno è in programma per il mese di maggio in Israele e a Gerusalemme, l’altro sarà per agosto in Norvegia».
Chissà che poi, qualche altra località del Trentino, non si accodi. Ma questo lo diciamo noi.