Salute

martedì 8 Novembre, 2022

Trento a due facce: prima per qualità delle vita, ma fanalino di coda nella salute

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Il dati sulla sanità non sono completi, ma il capoluogo paga la carenza di posti letto nei reparti ospedalieri e un'insufficiente dotazione di apparecchiatura diagnostica

Trento torna a primeggiare per la qualità della vita. Nel rapporto annuale del quotidiano Italia Oggi – realizzato con l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni – si piazza al primo posto nella classifica delle 106 province italiane, seguita a ruota da Bolzano. L’anno scorso risultò seconda dietro Parma. Ma al contrario dell’Alto Adige, sotto la voce «salute» – uno dei nove aspetti analizzati dai ricercatori – il Trentino figura agli ultimi posti.
A dire il vero si posiziona proprio in fondo alla classifica. Ma com’è possibile che la provincia di Trento sia quella in cui si vive meglio, ma è anche quella con i servizi sanitari più bassi? Il paradosso si spiega con alcune «lacune nel sistema informativo disseminato dal ministero della Salute», spiega Italia Oggi. In effetti, su dieci indicatori, quattro risultano privi di dati (anche se non è la sola provincia ferma a zero). Tuttavia gli altri indicatori – di cui Italia Oggi dispone di dati – non eccellono.
In particolare, la provincia di Trento risulta: all’ 85esimo posto per la disponibilità di posti letto nei reparti specialistici; al penultimo per la disponibilità di apparecchiature diagnostiche; al 64esimo per i posti letto in ostetricia e ginecologia ogni mille abitanti; al 96esimo per quelli in cardiologia, cardiochirurgia e unità coronariche ogni mille abitanti; al 70esimo per quelli in terapia intensiva ogni 100 mila abitanti e al 64esimo per quelli in reparti di oncologia ogni mille abitanti.
L’Azienda sanitaria trentina riferisce che sulla parte della diagnostica i dati risultano incompleti e che per i posti letto «il Trentino ha una buona dotazione complessiva».
Per gli altri aspetti analizzati Trento si piazza sempre in ottime posizioni, tanto da conquistare il primo posto per qualità della vita. Ieri, inoltre, la città di Trento ha avuto anche un ulteriore riconoscimento dall’indagine del Sole 24 Ore, realizzata con Legambiente e Ambiente Italia: è la seconda città italiana «verde», dopo Bolzano in questo caso. «Siamo orgogliosi di queste performance, frutto non solo del lavoro decennale dell’amministrazione pubblica, ma anche dell’impegno di tanti cittadini che, notoriamente e giustamente, sono esigenti – commenta il sindaco di Trento Franco Ianeselli – Guardare a nord, a Bolzano e a Innsbruck, all’esempio delle più avanzate città europee, ha permesso a Trento di diventare un territorio sostenibile, ricco di servizi, accogliente. Dobbiamo fare ancora meglio, ancora di più, per alleggerire la nostra impronta sul pianeta». Gli fa eco il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: «Ci fa piacere che fra gli ambiti in cui la nostra realtà spicca vi sono l’ambiente, l’istruzione, la sicurezza sociale: temi su cui l’azione di governo ha particolarmente insistito con risultati colti in altre occasioni da osservatori esterni; è una nuova iniezione di fiducia insomma, che siamo certi i trentini sapranno valorizzare per affrontare con lo spirito giusto le sfide impegnative che ci attendono».