Il caso

martedì 23 Gennaio, 2024

Scuole dell’infanzia aperte a luglio, Gerosa medita la chiusura. Bisesti replica: «Non si torna indietro»

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Scontro sulle scuole dell’infanzia: «Non decide lei ma la giunta. E l'apertura è nel programma di coalizione»

Era nell’aria la tensione ed è bastata una scintilla per far esplodere Mirko Bisesti. Che attraverso i social ha attaccato la sua successora all’assessorato all’Istruzione, Francesca Gerosa, rea di aver detto a più riprese — e sabato davanti all’assemblea della Federazione delle scuole materne — che «sulle aperture delle scuole d’infanzia a luglio si vedrà», che ormai per il 2024 si procederà come deciso dalla scorsa giunta, «ma poi si faranno delle verifiche». Pronta dunque a rivedere la decisione. Bisesti ha dunque pubblicato un frame di un servizio del Tgr sulle scuole materne in cui si legge appunto «Materne, apertura a luglio servizio da ripensare» e ha aggiunto una scritta in rosso: «Tornare indietro? No».
«L’apertura a luglio — tuona Bisesti — è nel programma di coalizione, condiviso con tutte le forze politiche, anche con Fratelli d’Italia. Poi è giusto ascoltare tutti, fare tutte le verifiche del caso, ma non si torna indietro. Su quella decisione ci abbiamo messo la faccia». Possibili migliorie, ridefinizioni, «ma non si rimette in discussione il principio, questo dev’essere chiaro». E aggiunge: «Anche perché poi decide la giunta, valuta il presidente», convinto e sicuro che «la questione è politica e decide la maggioranza».
Oltre al tema delle aperture a luglio delle scuole d’infanzia, sta montando anche la polemica sull’ufficio della sovrintendenza scolastica, istituita dalla scorsa giunta e affidata a Viviana Sbardella. L’assessora Gerosa ha spiegato nei giorni scorsi al «T» che, anche in questo caso, «si valuterà nei prossimi anni» se mantenere questa struttura: «Se serve per portarmi le istanze dei dirigenti, con loro preferisco interfacciarmi direttamente». E anche in questo caso, Bisesti mette le mani avanti: «È lei l’assessora, faccia lei, ma come ho detto prima c’è una maggioranza, ed è poi la giunta che decide. Perché anche questo era nel programma, fin dal 2028. Poi tutto si può migliorare, ma con tutte le cose da fare sarebbe meglio guardare a cosa fare di nuovo, non muoversi solo guardando lo specchietto retrovisore per mettere i puntini sulle “i” su quanto fatto nella giunta precedente. La nostra scuola — afferma — merita di meglio». Si scopre poi che tra l’ex assessore e l’attuale assessora non c’è stato nemmeno uno scambio di consegne: «Non mi ha chiamato nessuno, pur avendo dato la massima disponibilità. Si vede che lei è così tanto brava che non ha bisogno di alcun consiglio».