Istruzione

martedì 21 Marzo, 2023

Scuola di panificazione, crescono gli iscritti: nuovi spazi e un anno in più per la maturità

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C'è il 10% in più di studenti. Le nuove aule al polo tecnologico di Rovereto

Un anno in più per la scuola di «panificazione e arte bianca», con nuovi spazi per l’istituto di Rovereto (al polo tecnologico). L’annuncio è arrivato nel corso dell’assemblea annua dell’asdsociazione panificatori del Trentino, che si è riunita oggi (21 marzo) a Villa Madruzzo. La scuola è in salute, tant’è che le iscrizioni sono cresciute del 10%. Da qui l’ipotesi di prevedere un anno aggiuntivo che consentirebbe anche il conseguimento della maturità. «C’è un interesse crescente da parte dei giovani – spiega l’assessore all’Istruzione, Mirko Bisesti – per questo motivo abbiamo individuato all’interno del polo tecnologico Bic di Rovereto la nuova sede della scuola, con spazi nuovi e più moderni e macchinari all’avanguardia per un impianto produttivo completo che consenta di svolgere una formazione sempre più mirata». Il via ai lavori è previsto per la prossima estate ed i laboratori potranno così accogliere gli studenti già a partire da settembre, con il nuovo anno scolastico che peraltro si aprirà con la nuova proposta formativa del quinto anno formativo professionalizzante di «tecnico superiore della panificazione e della pasticceria».

Il settore ha ancora molto bisogno di nuove forze. «È per noi importante poter contare su figure specializzate, in grado di conoscere e gestire le problematiche relative all’intero ciclo produttivo», ha spiegato il presidente dell’associazione, Emanuele Bonafini. La nuova proposta formativa sarà su misura per le aziende, con un quinto anno aperto a tutti, anche alle imprese che desiderano formare i propri dipendenti, e con un’alternanza di 500 ore. «Per reggere la concorrenza di un mercato sempre più aggressivo, sopperire alla carenza cronica di manodopera e tutelare l’immagine dei panificatori è necessario creare anche i presupposti per avere mano d’opera qualificata, ricambio generazionale e continuità nelle attività», ha concluso il presidente Bonafini.