I dati
lunedì 30 Settembre, 2024
di Redazione
Buona la prima. Parte con un risultato incoraggiante la prima tornata delle iscrizioni alle tre specializzazioni lanciate per la prima volta nell’anno accademico 2023/24 dalla Scuola di Medicina interateneo dell’Università di Trento e dell’Università di Verona. Il poco tempo a disposizione per sostenere la promozione dei nuovi percorsi di specializzazione e la novità nel panorama accademico italiano non hanno scoraggiato le iscrizioni che sono arrivate in un numero che conferma le aspettative dei vertici accademici.
Sono 16 le laureate (9) e i laureati (7) in Medicina e Chirurgia che hanno scelto di frequentare il proprio percorso di specializzazione a Trento. Sette di loro hanno residenza in Trentino. «Un dato incoraggiante che conferma la bontà del percorso formativo che abbiamo disegnato e che dimostra come, anche su Medicina e Chirurgia, conti la reputazione dell’ateneo, del territorio, delle strutture sanitarie e dell’organizzazione sanitaria accolte a livello locale, che nel caso di Trento è molto elevata. Va aggiunto che il dato è parziale perché nelle prossime settimane potrebbero esserci altre adesioni grazie allo scorrimento della graduatoria nazionale, che inizierà domani», commenta Lorenzo Trevisiol, presidente della Scuola di Medicina, oltre che professore ordinario di Chirurgia maxillo-facciale al Centro interdipartimentale di Scienze mediche UniTrento e direttore dell’Unità operativa maxillo-facciale – Dipartimento chirurgie specialistiche dell’Ospedale di Trento per il Servizio ospedaliero provinciale Apss.
Per la Scuola di specializzazione in Radiodiagnostica sono arrivate 7 iscrizioni (3 laureate, 4 laureati) su 10 posti che potevano essere coperti. Per la Scuola di specializzazione in Neurologia sono 2 le iscrizioni (1 laureato, 1 laureata) su 5 posti possibili. Mentre per la Scuola di specializzazione in Anestesia Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore sono 7 le iscrizioni (5 laureate e 2 laureati) su 27 posti possibili. Quest’ultima specializzazione sconta un gran numero di borse di studio messe a disposizione, molto superiore rispetto alle altre discipline, data la grande carenza di professionalità.
Gli specializzandi prenderanno servizio il primo novembre negli ospedali del Trentino.
L'intervista
di Davide Orsato
Parla il responsabile della nuova scuola di specialità in radiodiagnostica, tra le prime a partire all'interno della facoltà di Medicina. «Disciplina fondamentale per il futuro della sanità: ricerca e prevenzione partono anche da qui»