Lavori

sabato 19 Novembre, 2022

San Michele, slittano ancora i tempi per la bretella autostradale

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Per la gara d’appalto si attende il via libera di Anas. L’opera costerà sette milioni di euro

Sono in molti a chiedersi perché, nella scorsa estate, non sono stati assegnati gli appalti per costruire la bretella autostradale tra la rotatoria della Cacciatora e il casello di San Michele, come promesso dalla Provincia. I tempi si sono allungati perché mancavano alcune autorizzazioni dall’Anas: Autobrennero è una società concessionaria e, pertanto, c’è voluto il tempo per modificare lo schema di convenzione sottoscritto tra Provincia e la società autostradale, approvato il 14 dicembre dello scorso anno. Nei giorni scorsi il dirigente dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, Mario Monaco, ha approvato il nuovo schema di convenzione tra Provincia e A22 che ora torna a Roma per il benestare da parte di Anas, dopodiché potrà essere espletata la gara per l’appalto.
Il raccordo autostradale su unica carreggiata a doppio senso di marcia, lungo 1,847 chilometri, sarà realizzato lungo l’argine destro della Fossa di Caldaro e, nella parte finale, a fianco dello svincolo autostradale del casello di San Michele. L’opera costerà all’incirca sette milioni di euro, compresi i 2,7 milioni di euro che la Provincia pagherà alla Snam per lo spostamento del metanodotto che passa in alcuni tratti interessati dalla costruzione della nuova strada.
Della cosiddetta bretellina si discute, ormai, dal lontano 2008, allorquando il presidente dell’epoca di A22, Silvano Grisenti, si impegnò a costruire il raccordo autostradale: doveva essere demolito e completamente rifatto il vetusto sovrappasso «della Cacciatora», in prossimità di Cadino, per consentire l’accesso del traffico dalla statale del Brennero agli abitati di Mezzocorona e Roveré della Luna lungo la strada provinciale 90. Intervenne però la Snam facendo presente che, per questioni di sicurezza, doveva essere spostato il metanodotto lungo l’argine della Fossa di Caldaro. Autobrennero non poteva però affrontare quella spesa per i criteri stabiliti dalla concessione Anas. Nel 2011, in concomitanza alla costruzione del biodigestore di Cadino, l’assessore provinciale Alberto Pacher, come contropartita per il «mostro» che avrebbe deturpato il paesaggio della Rotaliana, promise alle amministrazioni comunali di San Michele e Mezzocorona che la Provincia si sarebbe accollata i costi che non poteva sostenere Autobrennero. Ma quando giunse il preventivo di Snam, la spesa per la bretellina balzò dai due/tre milioni di euro previsti inizialmente a sei milioni di euro.
Dopo 15 anni tra conferenze dei servizi, incontri in Provincia e, soprattutto, grazie alla tenacia del sindaco di San Michele, Clelia Sandri, l’anno scorso si era finalmente trovata la soluzione con il progetto di Autobrennero condiviso dalla Provincia. Ma ecco che l’Anas ci ha messo il becco con alcune prescrizioni recepite nella nuova convenzione. Adesso bisogna attendere il placet da Roma, si spera nel giro di poche settimane. Poi la Snam potrà iniziare i lavori per lo spostamento del metanodotto, mentre Autobrennero procederà con la gara d’appalto per la costruzione della bretellina, che risolverà anche i frequenti intasamenti sul ponte di San Michele (nella foto qui a sinistra), dovuti principalmente al traffico autostradale. Infatti, per raggiungere dalla statale del Brennero il casello di San Michele, i mezzi pesanti devono forzatamente passare su quel ponte. Con la nuova viabilità, invece, potranno entrare e uscire dall’autostrada infilando la bretellina e congiungersi sulla statale del Brennero a Cadino. Stesso discorso vale anche per il traffico pesante diretto e proveniente dalla Val di Non verso Bolzano che potrà sfruttare la bretellina senza dover transitare sul ponte di San Michele.