ilaria salis

giovedì 28 Marzo, 2024

Negati i domiciliari, Ilaria Salis resta in cella in Ungheria. In aula ancora con manette e catene

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Numerose le minacce rivolte a amici e legali dell'attivista al loro arrivo in tribunale da un gruppetto di estremisti di destra: «Stai zitto o ti spacco la testa»

Ilaria Salis anche questa mattina è comparsa in aula davanti al giudice ungherese in manette e legata ad una guardia attraverso una grossa catena. Una scena che già aveva fatto discutere lo scorso 30 gennaio, quando l’attivista 39enne era entrata in tribunale incatenata. «Ilaria Salis è ancora al guinzaglio», ha scritto questa mattina il senatore e responsabile Esteri di Italia viva, Ivan Scalfarotto, pubblicando la foto della catena che lega Salis alla guardia.

Intanto, a Budapest il giudice Jozsef Sós ha respinto l’istanza di Ilaria Salis per ottenere gli arresti domiciliari aggiungendo che «esiste sempre il pericolo di fuga». Quindi, per ora l’attivista italiana rimarrà in Ungheria dove è detenuta da 13 mesi con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di tre manifestanti neonazisti. È stata fissata al 24 maggio la prossima udienza.

«Stai zitto o ti spacco la testa», sarebbe una delle numerose minacce rivolte a amici e legali di Ilaria Salis al loro arrivo da un gruppetto di estremisti di destra.