sabato 29 Aprile, 2023

Minacce di morte al sindacalista dell’ateneo, a Povo cartelli firmati «Brigate Rosse»

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Un attacco inspiegabile secondo Cgil e Flc che esprimono: «Piena solidarietà ai delegati dell'Università di Trento». Anche il rettore Flavio Deflorian interviene: «Massima solidarietà al sindacalista e profondo sdegno per un aggressione fuori dal mondo»

Alcuni cartelli di minacce sono comparsi questa mattina nell’area del polo universitario di Povo e Mesiano. Il primo, vicino al cancello di Mesiano, attacca in senso generale i sindacati definiti «Servi del padrone» e riporta in basso a sinistra il logo delle «Brigate Rosse», il gruppo terrorista  attivo durante gli anni di piombo.

Il secondo invece, comparso sulla strada, minaccia direttamente Flavio Rossi delegato sindacale della Cgil in ateneo. «Flavio Rossi sei morto – scrivono gli ignoti – la prossima volta ti ammazziamo».

Una minaccia diretta e grave a cui subito il sindacato e l’Università hanno dato risposta. «Le minacce a Rossi sono un atto gravissimo – scrivono in una nota congiunta il segretario della Cgil del Trentino Andrea Grosselli e quello della Flc Cgil provinciale Raffaele Meo – Ma non ci facciamo intimidire da questo gesto folle». Il comunicato continua esprimendo «piena solidarietà al compagno Flavio Rossi e con lui a tutta la rsu Cgil dell’Università di Trento». Una rappresentanza sindacale il cui impegno «è da sempre rivolto al miglioramento delle condizioni di lavoro nell’esclusivo interesse delle colleghe e dei colleghi degli uffici amministrativi e tecnici e di tutto il personale in generale. Le farneticazioni dell’autore dei manifesti comparsi oggi sulle strade di Povo non possono cancellare questi dati di fatto».
Per questo motivo il sindacato chiede «alle Forze dell’ordine di fare luce sull’autore di questo gravissimo atto di intimidazione e confidiamo nella solidarietà da parte di tutto il personale dell’Ateneo». Solidarietà che a stretto giro è arrivata anche dal rettore dell’Università Flavio Deflorian: «Esprimo tutta la mia vicinanza a Flavio Rossi e provo profondo sdegno per dei cartelli che riportano frasi e minacce fuori dal mondo».
La Questura si è attivata immediatamente con l’Università per la rimozione dei manifesti e attende la denuncia da parte dell’interessato o del sindacato per avviare accertamenti necessari a individuare i responsabili.