L'incidente sul lavoro

giovedì 14 Marzo, 2024

Ledro, muore schiacciato dal muletto: disposta l’autopsia. La vittima è Bogdan Rodzinka, 59 anni

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Disposta l’autopsia per capire l’esatta causa della morte e se questa è imputabile a un incidente o se sia stata preceduta da un malore

Quando l’elicottero è atterrato in Val di Ledro nei pressi della segheria Legnami Valdiledro i vigili del fuoco di Tiarno di Sopra stavano già operando il massaggio cardiaco dopo aver liberato il corpo dal muletto. Purtroppo per Bogdan Rodzinka, classe 1964 non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore non è ripartito, ma sulla dinamica c’è in corso un’indagine tanto che il magistrato di turno ha disposto l’autopsia. Si vuol capire se Rodzinka abbia avuto un malore improvviso che lo ha fatto accasciare improvvisamente a terra finendo tragicamente sotto le ruote di un muletto in movimento. Ad effettuare i rilievi la polizia locale intercomunale seguita dal personale dell’Uopsal. I due fronti stanno scandagliando le testimonianze che verranno confrontate con l’autopsia. Solo in questo modo si potrà capire se l’incidente sia scaturito da un malore o se, invece, si sia trattato di un tragico incidente.

L’uomo, di origine polacca, ma residente in Val di Ledro da anni è un esperto operaio del legno. Un lavoratore appassionato e capace che si è sempre contraddistinto per le innate doti manuali e per ben sopportare un lavoro duro come il suo. In Val di Ledro aveva portato la propria famiglia e lì si era stanziato per il benessere di tutti, in primis dell’amata moglie. Una valle che lo aveva accolto e che lui aveva imparato a conoscere girandola in lungo e in largo anche in quei boschi che la caratterizzano e che facevano parte del suo lavoro. Ieri mattina il fato ha giocato le proprie carte e ha spezzato il sottile filo della sua vita. Poco prima delle 11 l’incidente. Immediata la chiamata al 112 che ha mobilitato i vicini vigili del fuoco di Tiarno di Sopra, i primi ad arrivare sul posto, subito seguiti dalla croce rossa e dall’elisoccorso con il medico rianimatore a bordo.

I pompieri hanno immediatamente iniziato il massaggio cardiaco perché al loro arrivo Rodzinka non dava segni di vita. Ci si è provato per oltre 40 minuti, un tempo che è sembrato un’eternità con i colleghi sotto shock uniti nel dolore e nella speranza di un miracolo. Così non è stato e si è dovuto constatare il decesso.

La polizia e successivamente l’Uopsal hanno iniziato a ricostruire la dinamica. Dalle prime ricostruzioni emerge che i traumi rinvenuti sul corpo sarebbero compatibili con un investimento e con un successivo trascinamento. Qualcosa però non torna. E nons i riesce a capire come possa essere stato investito così all’improvviso. Proprio per questo non è stato concesso il nulla osta per la salma che invece dovrà essere analizzata dal medico legale che verrà incaricato di procedere con l’esame autoptico. Il sospetto è che Bogdan Rodzinka si sia accasciato a terra per un malore, che, visto l’esito dell’incidente, sarebbe potuto essere già di per sé letale. Nella caduta il corpo dell’uomo sarebbe finito in un angolo cieco del muletto che proprio in quel momento stava sopraggiungendo e che non avendolo visto, nulla ha potuto fare per evitarlo, investendolo e trascinandolo. Se così fosse Rodzinka sarebbe potuto essere già morto prime dell’investimento col muletto. Domande che solo l’autopsia potrà chiarire.